Festa dell'Assunta
Festa dell'Assunta
Per tre giorni si udirono voci di Angeli invisibili che glorificavano
Cristo, Dio nostro, nato da Lei. Dopo il terzo giorno le voci non si
udirono più: tutti allora compresero che il puro e prezioso corpo di lei
era stato trasportato in Paradiso
PREGHIERA DI SUA SANTITÀ PIO XII
ALLA VERGINE ASSUNTA IN CIELO*
O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini.
1.
— Noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella vostra
assunzione trionfale in anima e in corpo al cielo, ove siete acclamata
Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi;
e
noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore, che vi ha
esaltata sopra tutte le altre pure creature, e per offrirvi l'anelito
della nostra devozione e del nostro amore.
2. — Noi sappiamo che
il vostro sguardo, che maternamente accarezzava l'umanità umile e
sofferente di Gesù in terra, si sazia in cielo alla vista della umanità
gloriosa della Sapienza increata, e che la letizia dell'anima vostra nel
contemplare faccia a faccia l'adorabile Trinità fa sussultare il vostro
cuore di beatificante tenerezza;
e noi, poveri peccatori, noi a
cui il corpo appesantisce il volo dell'anima, vi supplichiamo di
purificare i nostri sensi, affinchè apprendiamo, fin da quaggiù, a
gustare Iddio, Iddio solo, nell'incanto delle creature.
3. Noi
confidiamo che le vostre pupille misericordiose si abbassino sulle
nostre miserie e sulle nostre angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre
debolezze; che le vostre labbra sorridano alle nostre gioie e alle
nostre vittorie; che voi sentiate la voce di Gesù dirvi di ognuno di
noi, come già del suo discepolo amato: Ecco il tuo figlio;
e noi,
che vi invochiamo nostra Madre, noi vi prendiamo, come Giovanni, per
guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.
4. — Noi
abbiamo la vivificante certezza che i vostri occhi, i quali hanno pianto
sulla terra irrigata dal sangue di Gesù, si volgono ancora verso questo
mondo in preda alle guerre, alle persecuzioni, alla oppressione dei
giusti e dei deboli ;
e noi, fra le tenebre di questa valle di
lacrime, attendiamo dal vostro celeste lume e dalla vostra dolce pietà
sollievo alle pene dei nostri cuori, alle prove della Chiesa e della
nostra Patria.
5. — Noi crediamo infine che nella gloria, ove voi
regnate, vestita di sole e coronata di stelle, voi siete; dopo Gesù, la
gioia e la letizia di tutti gli Angeli e di tutti i Santi;
e
noi, da questa terra, ove passiamo pellegrini, confortati dalla fede
nella futura risurrezione, guardiamo verso di voi, nostra vita, nostra
dolcezza, nostra speranza; attraeteci con la soavità della vostra voce,
per mostrarci un giorno, dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto
del vostro seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XII,
Dodicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, pp. 281 - 282
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