sabato 31 gennaio 2015

"Commenti Eleison" di Mons. Williamson: Hebdo-cura



Commenti Eleison di Sua Eccellenza Richard Williamson




Numero CCCXCIV (394)                              31 gennaio, 2015


Tre buoni giovani furono spazzati via nella gelida morte.
Ubbidiamo alla Madonna fino al nostro ultimo respiro.


Hebdo-cura

Gli attentati sanguinosi saranno sempre più comuni,
Fino a quando il mondo si accorgerà che è Cristo che manca.
Questi “Commenti” della scorsa settimana, in una maniera molto politicamente scorretta, hanno presentato il fortemente pubblicizzato attacco del 7 gennaio a Parigi contro Charlie Hebdo come un attacco contro ciò che rimane della civiltà cristiana in Francia. Vediamo questa settimana come la civiltà cristiana potrebbe risolvere il problema, considerando ancora nell’ordine: i vignettisti, gli uomini armati, i politici, i popoli e i cospiratori.
Per quanto riguarda i vignettisti, se la Francia fosse ancora cattolica, la Chiesa e lo Stato sarebbero ancora uniti, come lo erano fino alla Rivoluzione francese, e le autorità statali avrebbero vietato assolutamente tali vignette blasfeme anti-cristiane, come quelle con cui Charlie Hebdo può aver provocato Dio Onnipotente causando il fatto che i suoi disegnatori venissero eliminati. Ma questo sarebbe censura? Solo un pazzo può pensare che noi oggi viviamo senza censura. Solo che, molto semplicemente, essa è anticristiana invece di essere cristiana. Chi oggi è libero di bestemmiare contro la religione dell’ “Olocausto” e le sue “camere a gas”?
Circa gli uomini armati musulmani, in una Francia cattolica essi probabilmente non sarebbero mai venuti. Né mai le autorità dello Stato cattolico avrebbero disprezzato o odiato i musulmani nei loro paesi, ma allo stesso tempo non avrebbero perso di vista lo scontro storico tra Islam e Cristianità fino al punto di permettere che si stabilisse in Francia una tale massa di immigrati musulmani, come di fatto è stato permesso, anche incoraggiato, a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. Né le autorità avrebbero mai imparato a disprezzare la propria razza e a disdegnare le proprie tradizioni come invece hanno permesso che si facesse nei nostri tempi. Con il quarto Comandamento il cattolico ama il suo paese al di sopra di tutti gli altri, senza desiderare per questi ultimi alcun male.
Pi ù importante di tutto, se la Francia fosse rimasta cattolica, né i politici né il popolo sarebbero diventati i burattini che sono oggi nelle mani dei burattinai nascosti, i Globalisti. Nel 17° secolo la Francia era cattolica nel suo complesso, ma nel 18° secolo, per mancanza di fede cattolica, la sua classe dirigente si lasciò infettare completamente da quella forma di Globalismo che è la Massoneria. Avviata nella sua forma moderna nell’Inghilterra apostata del 1717, la Massoneria si diffuse rapidamente in Francia e nel Nord America, dove mosse le Rivoluzioni Americana e Francese rispettivamente nel 1776 e nel 1789. Entrambe furono dei passi da gigante verso il Nuovo Ordine Mondiale dei Globalisti.
Ora, finché la Chiesa cattolica aveva ancora le idee chiare, denunciò e condannò la Massoneria come una società segreta volta a minare e a rovesciare del tutto la religione cattolica – si veda per esempio la Lettera Enciclica di Leone XIII, Humanum Genus di 1884. Intanto, dalla Rivoluzione Francese in poi, gli Stati sono stati separati sempre più dalla Chiesa cattolica e sono stati invece impostati su basi secolari e democratiche. La nuova classe media dominante ha abbandonato sempre più la religione cattolica a favore del liberalismo, che in effetti è una religione sostitutiva che adora l’uomo e la sua libertà al posto di Dio e della Sua Verità. Così, in nome della “libertà” i giornalisti hanno soppiantato i preti, e i loro media liberali hanno prevaricato il pensiero della gente. Essendo stati diretti segretamente dalla Massoneria, questi giornalisti e questi media hanno lavorato per il Nuovo Ordine Mondiale dei Globalisti. Ecco come, sotto la copertura della “democrazia” e della “libertà”, gli altamente motivati Globalisti sono stati in grado di ridurre i popoli e i politici in burattini dell’opinione pubblica, modellata dai loro media. Voltare le spalle alla Verità di Dio significa asservire se stessi alle bugie di Satana.
L’attacco Charlie Hebdo è stato progettato come una grande dimostrazione a favore della libertà senza Dio, o meglio della licenza, e della tensione omicida musulmano-europea. Seguiranno altri eventi simili, fino ad arrivare a bagni di sangue da cui i Globalisti contano di affermare la loro supremazia, mentre da parte sua Dio onnipotente spera cha da questo noi ci accorgeremo che il grande problema, il problema basilare è che noi abbiamo rigettato Dio. Se gli Stati non si avvedranno di questo, rimane solo che le famiglie preghino cinque Misteri al giorno, e i singoli quindici al giorno (se possibile), per implorare la Madonna di intercedere presso il suo Figlio.

Kyrie eleison.
                                                      



© 2011-2014 BRN Associates, Inc. Tutti i diritti sono riservati.
Viene concessa una licenza non esclusiva inerente la stampa, la spedizione tramite e.mail, e/o la pubblicazione di questo articolo in Internet agli utenti che desiderassero farlo, a patto che non vengano apportate modifiche al contenuto così riprodotto o distribuito, e che esso conservi al suo interno il presente avviso. Oltre a questa licenza, limitata e non esclusiva, nessuna parte di questo articolo può essere riprodotta in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo sia elettronico che meccanico senza il permesso scritto dell'Editore, eccezion fatta per i recensori che possono citare brevi passaggi in una recensione, o tranne nei casi in cui vengano conservati i diritti sui contenuti qui riprodotti dal (dai) rispettivo(i) Autore(i), o da altri detentori del diritto d'Autore. In questi casi, la riproduzione di quegli specifici contenuti è soggetta all'autorizzazione che può essere concessa solo da chi ne possiede i(l) diritti(o) d'Autore.

Le richieste relative ai diritti e allle autorizzazioni devono essere indirizzate al editorial@marceleditions.com.

Chi Siamo

Commenti Eleison è pubblicato da St. Marcel Initiative, che è un marchio della BRN Associates, Inc., una società non per azioni, pubblica, senza scopo di lucro, registrata in Virginia, USA, EIN 46-1284517. Le notizie relative alla St. Marcel Initiative o alla BRN Associates, possono essere indirizzate a:

The St. Marcel Initiative
9051 Watson Road, Suite 279
Crestwood, MO 63126 USA
|| (855) 289-9226
|| info@stmarcelinitiative.com
|| www.stmarcelinitiative.com







lunedì 26 gennaio 2015

Andare in Paradiso con Tre Ave Maria





 
 

Andare in Paradiso con Tre Ave Maria

DIFFONDETE QUESTA PAGINA PERCHE’ “CHI SALVA UN’ANIMA,
HA SALVATO LA SUA” (SANT’AGOSTINO)

IL PARADISO ASSICURATO AI DEVOTI DELLA MADONNA PER LA RECITA QUOTIDIANA DI “TRE AVE MARIA”
Santa Matilde di Hackeborn, era una monaca be­nedettina, morì sul finire del XIII secolo. Pensando con gran timore al momento della sua morte, chiese alla Ma­donna di non abbandonarla in quel momento estremo. Le apparve la Madre di Dio  le diede una risposta consolantissia: “Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria: la prima per ringraziare l’Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra; la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli; la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più miseri­cordiosa”.
La Grande Promessa della Madonna vale per ogni persona, eccetto per coloro che le recitano con ma­lizia, con l’intenzione di proseguire più tran­quillamente a peccare. Al Con­gresso Mariano di Einsiedeln in Svizzera, Padre Giambattista de Blois disse: “Se que­sto mezzo vi sembrerà sproporzionato [ndr: per raggiungere la salvezza], dovete prendervela con Dio stesso che ha concesso al­la Vergine tale potere. Dio è padrone assoluto dei suoi doni. E la Vergine SS.ma, nella potenza d’intercessione risponde con generosità pro­porzionata al suo immenso amore di Madre”.
Il Venerabile Louis M.a Baudouin diceva di “promettere il Paradiso” a chi era fedele a questa pratica.
San Leonardo da Porto Maurizio lo definiva “un mezzo efficace per assicurarsi la salvezza”. Molti altri Santi, tra cui Sant’Alfonso Maria de’ Liguori raccomandarono questa devozione.
Ecco una galleria di immagini che dimostra l’APPROVAZIONE ECCLESIASTICA della devozione delle Tre Ave Maria [ o Tre Avemaria o Tre Ave ]:
Una galería de imágenes que muestran la aprobación eclesiástica de la devoción de los Tres Ave María [ o Tres Avemaría o Tres Ave ]:
Une galerie d’images montrant l’approbation ecclésiastique de la dévotion des Trois Ave Maria [ ou Trois Avemaria ou Trois Ave ]:
Eine Galerie von Bildern, welche die kirchliche Genehmigung der Hingabe der drei Ave Maria [ oder drei Avemaria oder Drei  Ave ]:
Uma galeria de imagens que mostram a aprovação eclesiástica da devoção das Três Ave Maria [ ou  Três Avemaria Ave Três ou  Três Ave ]:
A gallery of images showing the ecclesiastical approval of the devotion of Three Hail Mary [or Three Avemaria or Three Ave]:
Галерея изображений показывает церковную утверждение преданности три Богородицу:

IL PARADISO ASSICURATO AI DEVOTI DELLA
MADONNA PER LA RECITA QUOTIDIANA DI “TRE AVE MARIA”.
Edizione Approvata, 1952. Casa Editrice Vescovile “La Buona Stampa”. Montepulciano.
**
*
Un testo relativo alla “Grande Promessa”
sempre della Casa Editrice Vescovile “La Buona Stampa”,
questa volta del 1948. Montepulciano.
**
*
Diario Mariano:
opera diretta a promovere ne’ cristiani una vera divozione alla Gran Madre di Dio.
G. Rondini, 1848, Urbino. Ancora una volta in un testo approvato
si ribadisce la validità della Promessa fatta a Santa Matilde.
**
*
Istruzioni in Forma di Catechismo del Padre Pietro Maria Ferreri, 1778
**
*
Santino devozionale
**
*
Benedizione Apostolica di San Pio X sui devoti delle “Tre Ave”
**
*
Copertina di un libro devozionale francese relativo alle Trois Ave Maria
**
*
Santino relativo a P. Jean-Baptiste, citato nel testo iniziale
**
*
SANTINO IN PORTOGHESE.
Ulteriore dimostrazione dell’Approvazione Ecclesiastica, Madrid 1957.
**
*
Anno Santo 1950. Altro bellissimo santino questa volta in lingua spagnola
con ulteriori riferimenti alla pia pratica e alla Grande Promessa.
Approvazione ecclesiastica, 21-2-50
**
*
Altro santino
**
*
Statua della Madonna delle Tre Ave
**
*
Vie du r.p. Louis-Marie Baudoin, fondateur de la Congrégation des enfants de Marie Immaculée: oblats de Saint Hilaire, et de la Sociéte des Ursulines de Jésus, Bideaux, 1856
**
*
Joseph Robin F.M.I. (Docteur en Theologie)L’Enseignement Spirituel du Venerable L.M. Baudouin, Paris, 1948
**
*
Francisco Baucells, Fuente mystica y sagrada del Paraiso de la Iglesia dividida en quatro partes en que se explica toda la Doctrina Christiana, 1765
**
*
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Las Glorias de María: obra útil para leer y predicar, Libr. Católica de Pons y Ca., 1850
**
*
Francisco Villanueva y Sirguero, Miscelaneo sacro: contiene cinco tratados. Los tres de oracion, vno de la confesion, y otro de la Via Sacra, en la imprenta de Placido Barco Lopez, calle de la Cruz, donde se hallará, 1797
(L’INTERA PROMESSA RIPORTATA, CON LE PAROLE DELLA VERGINE)
***

CLICCATE QUI PER ANDARE ALLA NUOVA PAGINA SUL Piccolo catechismo (13 domande) sulla Promessa del Paradiso per le “Tre Ave Maria” (anno 1931)

DIFFONDETE QUESTA PAGINA PERCHE’ “CHI SALVA UN’ANIMA,
HA SALVATO LA SUA” (SANT’AGOSTINO)

 

giovedì 22 gennaio 2015

Lettera sfrontata al santo Padre






 

"conigli" tanto felici...

.... una lettera bellissima ...! 

Per i papalinisti dell ultima ora ... leggetela ... 

non è affatto contro il papa ...

è una lettera vera di un cristiano cattolico 

fatta di carne e di sangue...
Lumen Gentium (n. 37):


 I laici, come tutti i fedeli, hanno il diritto di ricevere abbondantemente dai sacri pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti della parola di Dio e dei sacramenti [117]; ad essi quindi manifestino le loro necessità e i loro desideri con quella libertà e fiducia che si addice ai figli di Dio e ai fratelli in Cristo. Secondo la scienza, competenza e prestigio di cui godono, hanno la facoltà, anzi talora anche il dovere, di far conoscere il loro parere su cose concernenti il bene della Chiesa [118]. Se occorre, lo facciano attraverso gli organi stabiliti a questo scopo dalla Chiesa, e sempre con verità, fortezza e prudenza, con rispetto e carità verso coloro che, per ragione del loro sacro ufficio, rappresentano Cristo. I laici, come tutti i fedeli, con cristiana obbedienza prontamente abbraccino ciò che i pastori, quali rappresentanti di Cristo, stabiliscono in nome del loro magistero e della loro autorità nella Chiesa, seguendo in ciò l'esempio di Cristo, il quale con la sua obbedienza fino alla morte ha aperto a tutti gli uomini la via beata della libertà dei figli di Dio. Né tralascino di raccomandare a Dio con le preghiere i loro superiori, affinché, dovendo questi vegliare sopra le nostre anime come persone che ne dovranno rendere conto, lo facciano con gioia e non gemendo (cfr. Eb 13,17).
I pastori, da parte loro, riconoscano e promuovano la dignità e la responsabilità dei laici nella Chiesa; si servano volentieri del loro prudente consiglio, con fiducia affidino loro degli uffici in servizio della Chiesa....






di Andrea Zambrano
Sono un coniglio irresponsabile. E per la verità non me ne vergogno nemmeno, dato che ho passato tutta la mia vita matrimoniale con la colpevole complicità di mia moglie ad accogliere i figli che Dio ci ha donato, come dice la striminzita formuletta che oggi sembra tanto desueta. Ho amici conigli e da due anni sotto la casetta di legno dei bimbi in giardino hanno fatto il nido dei conigli veri che sono arrivati qui per osmosi, per attrazione evidentemente. 

È dura, lo dico mentre lavoro al computer e contemporaneamente controllo l’estratto conto che cala, estraggo il termometro dall’ascella di Gabriele, il numero tre della covata detto "rombo di tuono", e mentre mi infilo le scarpe per andare a prendere il numero 4, Giovannino, che sembra un amorino del '700, dopo aver pagato il corso di danza della numero 2, la mia cocca-che-nessuno-me-la-tocchi e ritirato gli esami da laboratorio del numero 1, che a vederlo giocare sulla trequarti ricorda Rui Costa.

È dura, ma è bella, tanto che non riuscirei a concepire una vita monacale senza le urla e i capelli strappati o i voli sul divano di un matto tarantolato che sembra Neuer. Mia moglie questa operazione multitasking la fa con maggior carico di me, si lamenta, sbuffa, ma si vede che la sua vita è piena e per nulla occupata dal superfluo. È una splendida coniglietta, che si divide tra il lavoro e il kitchen aid con estrema disinvoltura, ormai la parrucchiera la chiama in casa e quando si concede un’ora di tempo per lo shopping non torna a casa con una borsa di Furla, ma con i pacchi dei calzettoni di spugna in 3 per 2.

Dice che è felice così: una coniglietta senza giarrettiera felice e irresponsabile. La pizza la mangiamo al massimo una volta al mese, mai in pizzeria perché siamo chiassosi e il vicino ci guarda come marziani, ma quando accade è una festa. Per strada siamo quelli dei furgoni e dei pulmini per trasporto persone e quando su Rtl sentiamo “vento forte tra Caianello e Valmontone. Prestare attenzione telonati, furgonati e caravan” ci sentiamo sempre un po’ coinvolti. Come una grande community. 

Per noi gli alberghi sono sempre a cinque letti, perché il “3” figli ideale non è mica solo una esigenza demografica, è anche di mercato. Il sesto letto se non ce lo danno facciamo la cresta cercando di impietosire il concierge che il 3° e il 4° figlio si stringono insieme.

Siccome Papa Francesco ama i linguaggi coloriti e sembra non scandalizzarsi di fronte a nulla, allora è bene che ci parliamo pane al pane e vino al vino. Ho sentito addirittura dei soloni dire che con questa frase il Papa ha aperto al condom. Perbacco! Credo invece che di questa frase ne possano parlare solo due categorie: le famiglie coniglie e il Papa. È roba nostra. Fuori i secondi: gli esperti, i vescovi, i parroci e i mentalisti tuttologi.

Lui ha già parlato, adesso tocca a noi. Siccome sono fedele al Magistero della Chiesa, al suo deposito e alla sacra tradizione, prima di fasciarmi la testa aspetto che l’anatema contra cuniculum venga scritto in una lettera apostolica o in un'enciclica. Prima di quella data considererò la frase sui conigli di Papa Francesco né più né meno che una battuta infelice. Una delle tante proclamata nel corso delle interviste. Lei ne fa tante, Santità, e tutti scambiano le interviste per Magistero ma io ricordo che cosa diceva il suo predecessore sul Magistero mediatico a proposito del Concilio. Quindi ne prendo le distanze.

A me questa "intervistite", siccome sono un giornalista e so che tranelli nascondono, non mi è mai piaciuta. È un po’ che mi girava e adesso gliel’ho detto. Capita, si può sbagliare, Santità. Soprattutto se si parla a macchinetta a 14mila piedi di altezza con giornalisti assetati di chiacchiere e il fuso orario che fa il loop. Una frase infelice, diciamolo, che non fa onore a lei e umilia noi. 

E sì, ci umilia perché noi che eravamo dei conigli lo sapevamo, anzi che ci accoppiamo come conigli, diciamola come tutti ce l’hanno sempre detta perché sennò sembra che siamo dei conigli nel senso di pavidi e non mi sembra questo il caso, dato che per mantenere 4 o più figli oggi ci vuole un bel coraggio. 

Ce lo dicono tutti, insieme a quella stupida frase: “Adesso basta...vero?”, che non si capisce poi perché uno si debba sentire tranquillizzato a sapere che chiuderemo le porte alla cicogna. Invidia? Frustrazione? Rabbia malcelata? Mah. Ce lo dice il fornaio, il ginecologo, ce lo dice il vigile quando ci controlla patente e libretto e infila la testa dentro l’abitacolo dove trova una selva di cinture di sicurezza che neanche la stazione orbitante. Ci mancava solo che ce lo dicesse lei.

Che poi io il suo discorso l’ho letto. Ma alcune cose non le ho capite. È riuscito a dire in una sola intervista che Paolo VI con l’Humanae vitae è stato un profeta e che i cristiani non devono fare figli come conigli. Non è per caso una contraddizione dato che un concetto esclude l’altro? E guardi che io su questa cosa non mi affido agli esperti come ha detto lei. Mi basta la mia vita, che nessuno può confutare perché è la mia umile testimonianza. Mi basta “l’andate e moltiplicatevi”, vorrei solo che lo Stato riconoscesse che i miei figli pagheranno la pensione di chi i figli non li ha fatti e che nelle famiglie numerose oggi sperimenti quei principi sani che la società ha perso. Perché la famiglia, come ha detto Costanza Miriano, è l’unico luogo dove tutti fanno il tifo per l’altro. Trovatelo un altro microcosmo uguale e così formativo!

Ecco che cos’è per me la paternità responsabile: non solo il mantenerlo il figlio, ma il doverlo educare dopo che l'ostetrica ce lo ha scodellato sul fasciatoio. Ecco la sfida. Educare è più faticoso e più doloroso a volte. Ma è una delle chiamate della nostra santità matrimoniale. Mi sarebbe piaciuto che lo avesse detto invece di concentrarsi come fanno tutti sui soldi e su queste cose. Perché noi, se avessimo guardato il conto in banca, mica li avremmo accolti 4 figli e sarà bene che qualcuno, almeno dentro la Chiesa, riconosca che l’affidarsi alla Provvidenza è questo, sennò andiamo pure a sculacciare le rane. 

Né poi mi è piaciuto l’esempio della donna che ha fatto 7 cesarei. Se è per questo io conosco una signora che di cesarei ne ha fatti cinque e vorrei dirle: occhio che ci sei a ruota, tra un po’ scatta la scomunica. Invece lei è un medico, perfettamente con la testa sulle spalle e soprattutto dotata di quella capacità di sacrificio che ha fatto grande Santa Gianna Beretta Molla e farà santa Chiara Corbella. Quell’esempio alla donna dei sette cesarei, come se fosse la donna del libro di Tobia che aveva avuto 7 mariti, non va bene perché è un caso limite e questo mestiere mi ha insegnato che i casi limite sono utilizzati dai Radicali per introdurre un concetto forzando il sentimento simpatetico delle persone, provocando un moto di tenerezza di fronte ad una situazione straordinaria. E così facendo introducono un principio distruttivo: è stato così per aborto, divorzio, eutanasia etc ...non vorrei che fosse così un domani anche per la contraccezione.  

Forse voleva dire che non dobbiamo mettere al mondo i figli per egoismo? Ok, ma tenga presente che dopo i primi due, che soddisfano l’egoismo di coppia, tutto il resto è cuore e slancio. Di egoismo ne vedo poco. Non vedo egoismo nelle mamme che si riducono a preparare alle undici di sera i vestiti per il giorno dopo e a disporli in serie come polli in batteria. Non vedo egoismo perché prima non sono andate al cinema, ma hanno sparecchiato, fatto la lavastoviglie e guardato con compassione tenera e bisunta nel grembiule, il loro maritino spiaggiato sul divano mentre dorme come un ghiro. 

Tenga poi presente che non vorrei che questa tecnica del prescindere dalla teoria per giustificare un’altra pratica sia foriera di ulteriori stravolgimenti. Mi spiego. Lei ha detto che un conto è la teoria, mi riferisco al passaggio sul pugno. Ma la pratica è altro. Bene. Anche noi cristiani in teoria, dobbiamo essere aperti alla vita e il perché non sto a ribadirlo perché ci crediamo tutti e due. Però se introduciamo uno iato tra la teoria e la pratica ecco che ci ritroviamo ancora una volta di fronte alla prassi sganciata dalla dottrina.

Insomma, io non ho voluto farle la morale col ditino alzato, soltanto dirle come mi sono sentito io e i miei amici che non hanno la fortuna di imbrattare pagine di giornale. E dirle che noi siamo fedeli al nostro patto di amore, ci crediamo, ci aiuti ad esserne orgogliosi e nel caso ci difenda dagli attacchi di questa società che ci vede come conigli e basta. Soldati di un piccolo esercito di pretoriani, che non riduce la persona a cosa e non limita la vita dentro il planning di una moleskina.


Mi rivolgo con questa sfrontatezza perché è stato lei a dirci che dobbiamo importunare i nostri pastori affinché ci diano il latte della grazia. Ecco, così faccio io. E comunque casa mia è aperta se un giorno vorrà venire a conoscerci. Siamo allegri e pesanti, fiduciosi e pieni di problemi affrontati e risolti. Abbiamo persino i segnaposti personalizzati, come i sette nani. Non mi invito io in Vaticano perché il numero tre, con la complicità furtiva del numero 4, potrebbe sottrarre una lancia alle guardie svizzere e seminare il panico per i sacri palazzi gridando tra specchi e arazzi "Io credo nelle fate. Lo giuro! Lo giuro!". Lo dico per lei. 


da: http://muniatintrantes.blogspot.it/2015/01/lettera-sfrontata-al-santo-padre.html



domenica 18 gennaio 2015

Il Grande Miracolo


Cartone Animato - Il Grande Miracolo (Sottotitoli in Italiano)

dibujos - El gran milagro
Questa è la storia di tre personaggi in crisi: Monica, vedova e madre di un bambino di nove anni che fa di tutto per mantenere a galla il suo mondo, il signor Chema, un conducente di autobus che riceve la notizia che suo figlio soffre di una malattia incurabile e la signora Cata, un’anziana che sente che la sua missione in questa terra sia terminata. Quando la disperazione porta questi personaggi verso la Chiesa, non solo le loro vite si incrociano, ma cambieranno per sempre. Sotto la tutela dei Santi Angeli Custodi, comprenderanno il vero significato della Messa, la costante lotta tra il bene e il male e il trionfo della fede e della speranza.




Cartone Animato Cristiano - Il Grande Miracolo (Sottotitoli in Italiano)
Tratto da: tradizionalistacattolico.blogspot.it