giovedì 31 dicembre 2015

Te Deum





TE  DEUM

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.

Tibi omnes ángeli, *

tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *

incessábili voce proclamant:

 

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *

Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.

Te gloriósus * Apostolórum chorus,

te prophetárum * laudábilis númerus,

te mártyrum candidátus * laudat exércitus.

Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;

venerándum tuum verum * et únicum Fílium;

Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.

 

Tu rex glóriæ, * Christe.

Tu Patris * sempitérnus es Filius.

Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *

non horruísti Virginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, *

aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.

Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *

quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.
 

Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *

et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *

et in sæculum sæculi.

Dignáre, Dómine, die isto *

sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.

Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *

quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *

non confúndar in ætérnum.

__________________________

 
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo  Signore.

O eterno Padre, *

tutta la terra ti adora.

 

A te cantano gli angeli *

e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *

il Signore Dio dell'universo.

 

I cieli e la terra *

sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *

e la candida schiera dei martiri;

 

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *

la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico figlio, *

e lo Spirito Santo Paraclito.

 

O Cristo, re della gloria, *

eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *

per la salvezza dell'uomo.

 

Vincitore della morte, *

hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

 

Soccorri i tuoi figli, Signore, *

che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *

nell'assemblea dei santi.

 

Salva il tuo popolo, Signore, *

guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, *

lodiamo il tuo nome per sempre.

 

Degnati oggi, Signore, *

di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: *

in te abbiamo sperato.

 

Pietà di noi, Signore, *

pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, *

non saremo confusi in eterno.

mercoledì 30 dicembre 2015

Il PRESEPE È da cristiani, l'albero da pagani !!!

da: http://www.salpan.org/Index2.htm

Invitiamo i nostri lettori a fare il presepe, non solo entro casa, ma anche fuori.
Detestiamo e sconsigliamo vivamente l'albero, che non ha niente a che vedere con il Santo Natale di Gesù.
L'albero lo adoravano i pagani ed è un simbolo di quella massoneria che odia e vilipende Gesù Bambino.
Recentemente, per radio e televisione l'albero di Natale è stato definito simbolo di pace e di solidarietà, quindi non del Natale di nostro Signore Gesù Cristo; e certo la pace e la solidarietà sono quelle del mondo, quelle impregnate di untuoso umanitarismo,
non quelle di Gesù, non è la pace della Grazia, non la solidarietà della Carità (Carità che ci fa amare e provvedere al prossimo per amore di Dio, che ci fa preoccupare soprattutto dell'anima del prossimo, prima ancora che del suo corpo). E allora NO all'albero!
Il Natale è l'anniversario della nascita di Gesù, e quindi la festa di Gesù, la festa di Dio che si fa uomo, non è la festa dei regali, dei viaggi, delle feste peccaminose, dei film sporchi, delle donnacce...

La Redazione












Manca solo la foto del vostro presepe...
frattanto leggete la nostra precisazione


La Redazione di www.salpan.org augura un Santo Natale,
ma non a tutti: lo augura soltanto
                        a coloro che credono nel Nostro Signore Gesù Cristo,

                        a coloro che credono che Gesù è Dio, l'unico Dio assieme al                                                                         Padre e allo Spirito Santo.

Non lo augura quindi

    - agli ebrei che non riconoscono la divinità di Gesù,

    - ai musulmani che pongono il nostro Dio Gesù al di sotto del loro Maometto,

    - a tutti coloro che, per consumismo o per ignoranza, antepongono Babbo Natale a Gesù Bambino,

    - a tutti coloro che, affetti dalla peste dell'ecumenismo, tacciono o negano o mettono in dubbio la verità rivelata...

Per tutti costoro (ebrei, musulmani, consumisti, ignoranti e appestati ecumenisti) la Redazione di www.salpan.org chiede a Gesù Bambino la conversione.


Che il 2016 sia per tutti un anno che ci veda orgogliosi del nostro Cristianesimo e della Croce di N.S. Gesù Cristo !
Cliccare sull'immagine per ingrandirla

       Avevamo appena inviato [nel Dic. 2009] questi nostri auguri, che subito ci è pervenuta qualche critica avvelenata e sicuramente generata da mancanza di riflessione, non volendo almeno in questa circostanza tacciare i nostri critici (appena tre in verità) di malafede e di ignoranza. Sicché ci vediamo costretti a spiegare il nostro pensiero, nonostante la sua ovvietà e chiarezza.
       Vorremmo chiedere se avrebbe senso dire Buon Natale a uno scintoista, a un induista, a un buddista...: rimarrebbero interdetti e non capirebbero il perché del nostro augurio. Natale di chi? o di cosa? Del Bambin Gesù?! Un Gesù che non conoscono, nel quale non credono? Ma loro tutt'al più festeggeranno la nascita del loro dio o del loro profeta!
       Quindi non ha senso ed è fuori luogo fare gli auguri di Buon Natale a loro.



       E che senso avrebbe dire Buon Natale agli ebrei? a loro che non credono assolutamente in Gesù! a loro che lo dissero bestemmiatore sol perché si era proclamato Figlio di Dio! a loro che vedono Gesù come fumo negli occhi!... Noi pensiamo che dire a loro Buon Natale equivale a volerli offendere, e noi crediamo che non sia giusto offendere gli ebrei! Loro rifiutano N.S. Gesù Cristo? Lasciamoli stare! Che credano quel che vogliono, non imponiamo loro il nostro credo...

       E che senso avrebbe dire Buon Natale ai musulmani? a loro che reputano una bestemmia il dire che Gesù è Figlio di Dio, perché il loro Allah non ha figli! a loro che ritengono Gesù sì un profeta, ma di gran lunga inferiore a Maometto!...
       Insomma di quale Gesù parliamo quando diciamo Buon Natale? Parliamo di un uomo qualunque (e in tal caso non vedo cosa possa interessare agli altri) o parliamo dell'Uomo-Dio, del Dio in cui noi crediamo? Ma in questo caso con il nostro Buon Natale non andiamo a disturbare e offendere coloro che con esplicite motivazioni non credono assolutamente nella divinità di Nostro Signore Gesù Cristo?
       Che sia chiaro, noi non vogliamo offendere nessuno: Gesù lo predichiamo, ma non lo imponiamo, desideriamo la conversione degli infedeli, ma non li costringiamo a festeggiare il Dio in cui non credono.

       Che senso ha dire Buon Natale a chi crede che il Natale sia la venuta di Babbo Natale? Tant'è che gli evoluti bambini di oggi le letterine non le scrivono più a Gesù Bambino, ma a Babbo Natale! Gesù Bambino non lo conoscono affatto, non interessa loro, non lo cercano, a loro basta un albero, un alberello, sotto al quale Babbo Natale possa deporre i suoi doni. Per questa gente Natale è la festa del regalo! Non c'è Natale senza regalo! E siccome nel nostro tempo è una faticaccia scrivere letterine... per giunta senza la rintracciabilità della consegna, sull'esempio americano (noi popolo di copioni), materializziamo Babbo Natale, anzi ne facciamo la moltiplicazione e ce lo troviamo ovunque, in ogni angolo, in ogni via, in ogni piazza, pronto a ricevere le letterine di tanti poveri bimbi che, evoluti, ormai non credono più in Gesù Bambino, ma credono in Babbo Natale! Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo non c'entra più, manco come ferro vecchio!

       Il Natale quindi è diventato un affare, un'occasione per comprare, un'occasione per vendere. Di Gesù non si parla affatto! Siate sinceri, cari critici, e diteci quanti, augurando il Buon Natale, pensano a Gesù Bambino? E a questa gente ignorante (nel senso che non conosce Gesù Bambino) volete che noi diciamo Buon Natale nel senso cristiano del termine? Non sarebbe preferibile e più giusto dire loro Buona Compera, Buona Vendita, Buon Regalo, Buon Divertimento?... a meno che, o cari critici, per Natale non intendiate appunto la Compera, la Vendita, il Regalo, il Divertimento... Fate pure e intendete quel che volete, noi con il termine Natale continuiamo ad intendere Gesù Bambino, con tutte le conseguenze che il nostro credere comporta. Noi quindi non pensiamo all'albero, facciamo il presepe, pensiamo sì ai regali (alle compere e alle vendite), ma solo un tantino e pensiamo soprattutto alla nostra anima, a Gesù Bambino, a quel Bambino Figlio di Dio e Dio egli stesso che si fa uomo per amor nostro, per redimerci dal peccato... Per noi il Natale è una festa religiosa, essenzialmente religiosa. Per noi il Natale è soltanto quello del N.S. Gesù Cristo.

       Che senso ha fare gli auguri di Buon Natale agli ecumenisti? a coloro cioè che, amando gli altri più di N.S. Gesù, ignorano volutamente i diritti di Dio e della Verità, volutamente pongono sullo stesso piano Dio e i Suoi nemici, la Verità e l'errore, la Religione e le sette!... Loro han forse dimenticato l'ammonimento di Gesù: «Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; e chi ama il figlio o la figlia più di me, non è degno di me (1)». Forse perché amano il quieto vivere, quel buonismo che li fa andar d'accordo con tutti..., Gesù però ha detto: «Io sono venuto a mettere in discordia il figlio col padre, la figlia con la madre e la nuora con la suocera;  e i nemici dell'uomo saranno i suoi familiari»(2). E Gesù è chiarissimo: «Non pensate che io sia venuto a portar la pace sulla terra; non son venuto a portar la pace, ma la spada»(3).
       Gli ecumenisti invece amano la pace, ma non quella di Gesù, bensì quella del mondo, e per amore del mondo pongono sullo stesso piano il Dio vero e gli dèi falsi e bugiardi, rinunciano alla loro missione di predicare la buona novella (loro vogliono la Chiesa non più missionaria) e preferiscono tacere sui diritti dell'unico Dio, ma Gesù li avverte: «Chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio, che è nei cieli»(4).
       Noi al contrario degli ecumenisti vogliamo continuare ad avere la Chiesa missionaria, anche a costo del non-quieto vivere, a costo di dispiacere qualcuno, a costo della nostra stessa vita, perché Gesù ci assicura: «Chi terrà da conto la sua vita, la perderà, e chi l'avrà perduta per causa mia, la ritroverà»(5).


(1) Mt 10, 37

(2) Mt 10, 35-36
(3) Mt 10, 34


(4)
Mt 10, 32-33

(5) Mt 10, 39
       A questo punto vediamo un po' cosa dicono i nostri critici. Lo facciamo come al nostro solito: nella colonna di destra, su fondo celeste riportiamo le parole testuali di chi ci scrive, a sinistra su fondo giallo le nostre osservazioni.
       Noi davanti alla culla del Dio Incarnato per quei tali che non credono in Lui o che lo calpestano poniamo una preghiera: che Gesù Bambino li converta, lo abbiamo scritto chiaramente. E il nostro non-augurio non può certo essere definito una bestemmia al buon senso, infatti è frutto del buon senso, come abbiamo chiarito sopra, perché non ha senso dire Buon Natale a chi non crede in Gesù Bambino; né tanto meno può essere considerato una bestemmia contro la Fede, perché è appunto a causa della Fede che non possiamo fare gli auguri a chi la Fede non l'ha.
Il chierico (!) A.F. scrive:
non sono per niente d'accordo con le idee che propugnate e che portate avanti (addirittura fino ad arrivare a deporre davanti alla culla del Dio Incarnato un messaggio di non-auguri per alcuni.... una bestemmia non solo al buon senso, ma anche alla nostra Fede.
       È proprio quello che raccomandiamo al nostro chierico, come gli abbiamo dimostrato alle note 1, 2, 3, 4 e 5. Speriamo solo che la Sacra Scrittura usata da lui sia quella Cattolica. Gradiremmo comunque sapere a quali passi egli si riferisce e che noi non abbiamo ripassato.
Forse una ripassatina alla Scrittura non farebbe male: io ne traggo sempre grande beneficio!).
       Grazie a Dio, anche il nostro chierico ha capito che noi vogliamo (non vorremmo) «far trionfare il Cristianesino [con la C maiuscola] ad ogni costo». Sì, perché noi crediamo veramente in Gesu Cristo, e perciò, coerentemente, vogliamo Cristo e il Cristianesimo in noi, nelle nostre famiglie, nei nostri paesi, nelle nostre regioni, nei nostri Stati. Noi non riusciamo a separare la religione dallo Stato, così come vogliono e propugnano i massoni, noi siamo per uno stato Cristiano e cattolico. E non si scandalizzi il nostro per la nostra avversione alla laicità: è questione di coerenza! Così, come un comunista vuole uno Stato comunista, come un liberale vuole uno Stato liberale... così noi cristiani vogliamo uno Stato Cristiano! Amiamo la coerenza!
       Quanto poi alla lotta armata, se è necessaria, non per imporre il nosttro credo, ma per la difesa della nostra santa Religione, per i diritti di Dio, noi l'accettiamo e la combattiamo volentieri, a costo della nostra stessa vita, perchè questo è il nostro dovere e perché «chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà».
       Pensiamo poi all'assurda posizione di tanti moderni pacifisti: gridano "no alle guerre di Religione", ma poi accettano e fanno quelle per la democrazia, questa illustre prostituta che se la fa con comunisti, socialisti, liberali e democratici di tutte le tinte e viene considerata migliore e superiore alla Religione e a Dio stesso! Noi cattolici coerenti accettiamo e preferiamo la guerra di Religione, nei termini che abbiamo chiarito.
Con questi sentimenti di delusione e speranza che le posizioni di coloro che vorrebbero far trionfare il cristianesimo ad ogni costo (anche della lotta armata)
       Noi, invece, facendo un atto Fede e di Speranza, desideriamo non cambiare e vogliamo restare fedeli alla culla di Betlemme, mentre ricordiamo al nostro chierico (che tanto invoca la Scrittura) che il Sangue di Gesù è sparso non per tutti, ma per MOLTI, parola di Gesù in persona!!! Veda Mt 26, 28; Mr 14, 24; Lc 22, 20.
cambino, proprio iniziando dalla culla di Betlemme e dal Sangue sparso PER TUTTI, ancora una volta prometto preghiera per voi e auguro un Santo Natale di conversione!
       Abbiamo dimostrato ampiamente che così non è: per favore, rilegga quanto qui abbiamo scritto. Il Natale è solo per chi crede in Gesù Bambino, vero Dio e vero Uomo.
Un altro critico, certo P.P. scrive: «Mi spiace, ma il buon Natale vale per tutti».
       Questa è la forza delle opinioni del Sig. MR: non sa argomentare, vuole solo offendere, e senza motivare l'offesa. Noi lo ringraziamo, perché sta scritto: «Beati voi, quando vi oltraggeranno, e mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia; rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt 5, 11-12).
Un terzo, certo M.R., sintetizza tutta la sua critica in una offesa: «poveri imbecilli» e non scrive altro

S.P.

 

sabato 26 dicembre 2015

Se Voi Tacerete lo Grideranno le Pietre


Monsignor Antonio De Castro Mayer Accordo o Resistenza? ~ “Se Voi Tacerete lo Grideranno le Pietre” ~ L’Insegnamento dell’Insigne Teologo e Vescovo di Campos Mons. De Castro Mayer

 di Don Curzio Nitoglia

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MONSIGNOR ANTONIO DE CASTRO MAYER,
ACCORDO O RESISTENZA?

“Se voi tacerete lo grideranno le pietre” ~ L’insegnamento dell’insigne teologo e Vescovo di Campos monsignor de Castro Mayer
Il 29 settembre 1989 un quotidiano brasiliano intervistò monsignor Antonio de Castro Mayer e gli chiese: “Reputa possibile una riconciliazione con Roma?”.
Il Vescovo di Campos rispose: “Non c’è nessuna opposizione tra noi e la Roma degli Apostoli. Basterebbe che le autorità della Chiesa si riconcilino con la Tradizione infallibile di Roma, che condannino le deviazioni del Concilio Vaticano II e le follie del cosiddetto ‘spirito del Concilio’ e la riconciliazione sarà automatica, ipso facto. […]. Chiedere perdono significherebbe andare contro un preciso dovere di coscienza, sarebbe condannare tutto ciò che ho fatto per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime, sarebbe abbandonare la causa per la quale ho lottato, la causa della Tradizione apostolica. […]. La scomunica che mi ha colpito nel 1988 anche se invalida mi rattrista perché mostra lo stato deplorevole in cui si trova l’elemento umano della Chiesa, l’intensità di avversione che i membri della gerarchia nutrono verso ciò che la Chiesa ha sempre fatto”.
“È necessario professare pubblicamente la Fede quando essa è in pericolo” (S. Tommaso d’Aquino)
Il 30 giugno del 1988 monsignor de Castro Mayer aveva spiegato cosa significava per lui il “dovere di coscienza” di cui sopra.
Egli disse: “San Tommaso d’Aquino insegna che quando la Fede è in pericolo è obbligatorio e urgente fare una professione pubblica di Fede anche a rischio della propria vita. Ora la situazione in cui ci troviamo è proprio questa: viviamo una crisi senza precedenti nella storia della Chiesa, crisi che riguarda ciò che vi è di essenziale in Lei, il santo Sacrificio della Messa e il Sacerdozio cattolico. […]. È doloroso constatare quanti vescovi non vogliono vedere la crisi attuale e lo stato di necessità in cui ci troviamo, mentre è necessario resistere al modernismo regnante per essere fedeli alla missione che Dio ci ha conferito, […] non farlo sarebbe un peccato mortale” (ibidem, p. 47 e 48).
La situazione odierna
Contrariamente all’insegnamento del grande Vescovo e fine teologo molti di coloro i quali tentano tuttora di resistere al neomodernismo, (che ha informato la teologia pastorale e la Messa del Concilio Vaticano II) cercano – paradossalmente proprio oggi, sotto il pontificato ultramodernista di Francesco I – di risolvere la questione alla luce del pragmatismo, della convenienza giuridica per il proprio Istituto, della liberalizzazione dell’esperienza religiosa del rito tradizionale e non in base alla oggettiva corrispondenza o discrepanza tra Vaticano II/Messa del Vaticano II e Tradizione apostolica/Messa di Tradizione apostolica (detta di S. Pio V), come ha fatto monsignor de Castro Mayer.
Il pericolo del pragmatismo
Ora il pragmatismo più che una dottrina speculativa è una tendenza o uno “stato di spirito”, che considera ogni cosa dal punto di vista pratico, ossia attraverso la convenienza, l’azione e l’esperienza. Esso è inconciliabile con la retta ragione, la filosofia perenne e la dottrina cattolica. Infatti è stato condannato dal Magistero ecclesiastico.
Secondo i pragmatisti il criterio per discernere la verità non è più quello realistico di Aristotele e San Tommaso dell’adeguazione del pensiero alla realtà oggettiva (“veritas est adaequatio rei et intellectus”), ma quello soggettivistico della convenienza dell’azione ai propri bisogni pratici e giuridici (“veritas est adaequatio vitae et intellectus”).
Si parte dalla svalutazione irenistica della polemica teologica per giungere
1°) alla sopravvalutazione della sistemazione giuridica rispetto alla fede e alla morale, che assicuri la propria legalità giuridica anche a costo dell’illiceità etica e dogmatica di fronte a Dio, e,
2°) alla sopravvalutazione della sensibilità liturgicamente tradizionale o dell’esperienza religiosa del rito tridentino, cose buone in sé, ma che vanno subordinate all’intelletto o al Vero e alla volontà o al Bene come il corpo deve essere sottomesso all’anima.
Ad esempio, la situazione canonicamente legale, le rubriche di San Pio X, le berrette e i cappelli romani son reputati più importanti della difformità dei 16 Decreti del Concilio Vaticano II con la Tradizione apostolica.
L’orrore per le disputa teologiche e il primato concesso all’accordo pratico senza nessun fondamento sul dogma
Perciò le dispute filosofico/teologiche sul Vaticano II, sul Novus Ordo Missae e sul post-concilio sarebbero inutili e dannose e andrebbero lasciate da parte; l’importante sarebbe di poter fare liberamente e con l’imprimatur ecclesiastico “l’esperienza della tradizione”. Infatti secondo il pragmatismo “le dispute filosofico/teologiche sono inutili e dannose e vanno lasciate da parte come retaggio del medioevo”.
L’illusione sulla gravità della situazione attuale nell’ambiente ecclesiale prodotta dal Vaticano II
Il problema principale ed essenziale sarebbe, secondo i tradizional/pragmatisti, quello della liberalizzazione della Liturgia tradizionale e della normalizzazione dello loro stato giuridico, ottenuti i quali, tutto si aggiusterebbe automaticamente come se dal 1958 ad oggi non ci fosse stata una rivoluzione immane (liturgica, dogmatica, morale, spirituale, filosofica, canonica, politica, sociale e disciplinare), che è ancora in atto nell’ambiente ecclesiale ed ha raggiunto un livello parossistico con Francesco I. il Vaticano II non è stata “una crisi di crescita”, ma una tragedia immane “peggiore della seconda guerra mondiale” (monsignor Marcel Lefebvre).
Ora la Nuova Messa di Paolo VI è nata proprio dalla teologia del Concilio Vaticano II ed è in rottura con la Messa romana di Tradizione apostolica, resa obbligatoria nella Chiesa universale da S. Pio V. Quindi non si può risolvere il problema liturgico senza aver prima risolto quello dottrinale e teologico del Vaticano II, i cui 16 Documenti sono in rottura oggettiva con la Tradizione apostolica come ha dimostrato da fine teologo monsignor Brunero Gherardini.
Dove sono i Maccabei?
Quando Antioco Epifane voleva corrompere la Rivelazione e il Culto divini dell’Antico testamento, insorsero i sette fratelli Maccabei che presero le armi e lottarono per la Fede, non scesero a compromessi, ma preferirono il martirio al cedimento.
Purtroppo oggi, pragmatisticamente, in maniera pressappochistica e pasticciata, secondo alcuni tradizionalisti (che sono de facto gli anti-Maccabei) si può accettare una sistemazione giuridica o normalizzazione canonica, che assicuri la “tolleranza” della Messa tradizionale, senza doversi preoccupare troppo dei problemi posti alla coscienza cattolica dai Decreti del Vaticano II, dall’insegnamento pastorale postconciliare (da Paolo VI sino a Francesco I) e dalla Messa di Paolo VI.
Parvus error in principio fit magnus in fine
Non deve stupire, pertanto, la teoria (affermata ma non provata) di alcuni capi-fila del Tradizionalismo cattolico i quali sono arrivati ad affermare che “il 95% del Concilio è accettabile”. Essa non è una stravaganza, ma un errore, anzi un orrore che è in conformità con le teorie del pragmatismo e dello sperimentalismo tradizionale. “Nemo repente fit pessimus / nessuno diventa pessimo d’un sol colpo”, si comincia a cedere poco alla volta e si giunge alla rovina finale.
Un mistero d’iniquità: come mai proprio ora?
L’attuale pontificato di Francesco I rende davvero difficile sperare (tranne per chi voglia accecarsi) che si lasci realmente alla Tradizione una vera libertà di sperimentazione; inizialmente essa potrà usufruire di un ghetto, di una tolleranza, di una riserva indiana e poi sarà oggetto di una persecuzione (per la legge dell’induzione) come quella che hanno subìto (2012/2013) quei Frati Francescani dell’Immacolata i quali hanno osato solamente porre la questione in termini esatti sotto la direzione di un noto ecclesiologo della Lateranense, e, nel 2013/2014 i vari Istituti dell’Ecclesia Dei (Istituto di Cristo Re e Sommo Sacerdote, Istituto del Buon Pastore e Fraternità San Pietro).
Parafrasando S. Agostino si dovrebbe concludere: “Quod isti et iste cur et non ego? / Ciò che è capitato a costoro perché non pure a me?”. E San Paolo ci ammonisce: “Qui reputat se stare timeat ne cadat / chi presume di star fermamente in piedi faccia attenzione a non cadere pure lui”. Infatti, come insegna il Vangelo: “Dio resiste ai superbi e dà la sua grazia agli umili”. Caveamus! Timeo danaos et dona ferentes, disse Laocòonte di fronte al “cavallo di troia”, ma nessuno volle ascoltarlo…
Per fare alcuni esempi terra-terra, una polpetta avvelenata che un ladro offre ad un cane sembra essere buona, ma in realtà è veleno; un prestito offerto da un usuraio sembra una gentilezza, ma in realtà è una usura che “soffoca” e dalla quale non si libera più; un bacio dato alla mano di un “padrino” sembra una offerta di protezione, ma significa entrare in una società da cui non si può più uscire. Una concessione offerta da un supermodernista che vorrebbe abrogare anche i 10 Comandamenti è una trappola, lo capiscono tutti i semplici fedeli di sana fede, solo alcuni preti non vogliono capirlo e “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
“Non si discute col diavolo” (S. Ignazio da Loyola)
Far patti con Francesco I e pensare che la Tradizione sarà salvaguardata mi pare autolesionismo, il suo odio per la Tradizione, per i dogmi, per la morale oggettiva lo ha gridato dai tetti sin dal primo giorno del suo pontificato e lo ha mostrato chiaramente con i suoi gesti che valgono più di 1000 discorsi, così come Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II (anche se in maniera meno esplicita): l’agnello non può far patti col lupo sperando che saranno rispettati. Questo atteggiamento contraddice la natura delle cose. “Non si mette la pecora in bocca al lupo” dice il proverbio. “Chi cammina sui carboni accesi non può non scottarsi” insegna la S. Scrittura. Eppure alcuni sacerdoti tradizionalisti (oggi!) lo ritengono fattibile, contrariamente a quanto insegnato loro dal buon senso, dalla S. Scrittura, dalla storia e anche da monsignor de Castro Mayer. Se ciò sia fatto in buona fede (per ignoranza invincibile e quindi non colpevole) o in mala fede (per tradimento a accordo tacito col nemico) solo Dio lo sa. Ciò che si può constatare umanamente e oggettivamente è l’assurdità e la contraddittorietà di tale atteggiamento.
È vero ciò che è reale non ciò che piace
Non è una questione di simpatia o antipatia né un problema di persone più o meno carismatiche, ma è una questione di verità oggettiva. Questi problemi non si possono risolvere con argomenti di autorità umana o con l’idea che noi ci facciamo di essi: il tale vescovo, superiore generale, teologo, professore o dottore pensa questo o quello; “Io” mi son fatto la tale idea della Messa o del Vaticano II. Quindi bisogna seguire ciò che pensa il vescovo Tizio, il superiore Tale, il teologo Cajo o il professor Sempronio o l’idea che l’Io si è fatta dei problemi attuali.
Do ut des: se ti fanno un favore devi renderlo
Seguendo questa strada si perpetua l’errore e la falsa pista che iniziò quando si chiese a Giovanni Paolo II la sola “libertà dell’esperienza della tradizione” nel 1978, poi nel 1984 la petizione dell’indulto per la Messa tradizionale a condizione di accettare, in contraccambio, il Concilio Vaticano II e la nuova Messa di Paolo VI del 1969. Ora si accetta un dono avvelenato, che dovrà essere ricambiato col silenzio pubblico (“bocca unta non disse più nulla”, recita il proverbio) su problemi quali la comunione ai divorziati che convivono, agli omosessuali, con l’escamotage (per salvare la faccia, ma non l’onore e – Dio non voglia – neppure l’anima) di discutere di queste questioni tra teologi vaticanisti e teologi tradizionalisti (politicamente corretti) in privato, a Santa Marta.
«Veritas liberabit vos» et «veritas est conformitas rei et intellectus»
Nell’ottica – filosofica – realistica della verità intesa come conformità dell’intelletto alla realtà oggettiva occorre studiare i Documenti e la Messa del Vaticano II per vedere se siano in continuità reale e non solo verbale con la Tradizione apostolica. Inoltre – dal punto di vista della Fede – Gesù ci ha ammonito “la Verità vi renderà liberi dal peccato, dall’errore e dal servilismo”, non il compromesso, non l’adulazione ipocrita.
Se i Documenti conciliari sono conformi alla Tradizione, bisogna accettarli anche se non piacciono (non sempre la verità è piacevole e non tutto ciò che piace è ipso facto vero); mentre, se si riscontra una discontinuità oggettiva con la Tradizione, per il principio di non-contraddizione non ci si può allontanare dalla integrità della Fede per ottenere la libertà o peggio la tolleranza della esperienza della Tradizione e la normalizzazione canonica legale ma illecita, le quali senza la retta Fede non giovano a nulla: “Senza Fede è impossibile piacere a Dio” (Ebr., XI, 6).
Conclusione
In una situazione come l’attuale tutto avrebbe consigliato prudenza, pazienza, saper attendere, vagliare, esaminare, invece ci si è fatti guidare dalla fretta che è una “pessima consigliera”.
Per tutti viene un momento in cui occorre schierarsi per il bene contro il male, per la verità contro l’errore, per la Tradizione contro il modernismo. La neutralità in questi casi non è consentita, anzi sarebbe immorale poiché significherebbe de facto avallare l’errore. “Il cattivo Pastore fugge non solo correndo, ma manche tacendo” (S. Giovanni Crisostomo). La S. Scrittura ci insegna che “C’è un tempo per parlare e uno per tacere, uno per fare la pace e uno per fare la guerra”. Oggi, di fronte al dilemma che si presentò alle coscienze dei cattolici 50 anni fa rispetto al Concilio Vaticano II e alla nuova Messa “siamo posti in una tragica necessità di opzione” (cardinali Ottaviani e Bacci).
Tuttavia bisogna far attenzione ad evitare due estremi:
  • 1°) la Chiesa gerarchica è finita;
  • 2°) obbedire anche agli ordini illeciti dei Pastori.
In breve in questo momento occorre attendere senza cedere, né rompere come se la Chiesa non esistesse più.
“Basterebbe che le autorità della Chiesa si riconcilino con la Tradizione infallibile di Roma, che condannino le deviazioni del Concilio Vaticano II e le follie del cosiddetto ‘spirito del Concilio’ e la riconciliazione sarà automatica, ipso facto.
Chiedere perdono significherebbe andare contro un preciso dovere di coscienza, sarebbe condannare tutto ciò che ho fatto per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime, sarebbe abbandonare la causa per la quale ho lottato, la causa della Tradizione apostolica.
San Tommaso d’Aquino insegna che quando la Fede è in pericolo è obbligatorio e urgente fare una professione pubblica di Fede anche a rischio della propria vita.
Ora la situazione in cui ci troviamo è proprio questa: viviamo una crisi senza precedenti nella storia della Chiesa, crisi che riguarda ciò che vi è di essenziale in Lei, il santo Sacrificio della Messa e il Sacerdozio cattolico.
È doloroso constatare quanti vescovi non vogliono vedere la crisi attuale e lo stato di necessità in cui ci troviamo, mentre è necessario resistere al modernismo regnante per essere fedeli alla missione che Dio ci ha conferito, non farlo sarebbe un peccato mortale” (monsignor Antonio de Castro Mayer).
Che Dio ci aiuti in quest’ora del potere delle tenebre…
~
d. Curzio Nitoglia
3/9/2015


venerdì 25 dicembre 2015

BUON NATALE





                                               BUON NATALE

I sacerdoti, i frati e le suore della Fraternità San Pio X, augurano a tutti i lettori del loro sito un Buon Natale e un nuovo anno ricco di grazie e benedizioni.

 

 

martedì 22 dicembre 2015

Scandali nella Chiesa, ma i veri scandali sono altri: i piani del nemico per distruggerla.





Scandali nella Chiesa, ma i veri scandali sono altri: i piani del nemico per distruggerla.

 

Alcuni anni fa i media di regime di tutto il Paese accusarono la Chiesa di non voler pagare l’IMU. Ovviamente tutti ormai ipnotizzati dall’informazione faziosa che viene propinata puntarono il dito contro la Chiesa Cattolica accusandola di voler fare la furbetta, mentre noi “onesti” cittadini corriamo in fila alla posta per pagare tutto cio’ che ci mandano senza fare domande. Le varie parrocchie in giro per l’Italia NON svolgono un’attivita’ a scopo di lucro, molte di esse vivono a stento grazie alle offerte per la celebrazione di matrimoni, funerali, battesimi ecc.quindi come prevede la legge italiana sono esentate dall’obbligo di pagare l’ICI-IMU. Mentre la Chiesa adempie nei suoi doveri verso lo Stato italiano, compreso il pagamento dell’ICI, per tutti quegli immobili di sua proprietà che sono invece ADIBITI PER FINALITA DI PROFITTO O DI LUCRO
Tra le cose più incredibili, c’è il fatto che le fondazioni bancarie siano state esentate dal pagare l’Imu, perchè riconosciute come associazioni no-profit (!) In Italia ci sono almeno 90 fondazioni, con un patrimonio di 50 miliardi di euro. Le banche si professano no-profit, nonostante quest’ultime abbiano capitali investiti in Titoli di Stato o aziende secondarie, con l’unico scopo di trarne del reddito. Eppure le banche continuano a non pagare le tasse. Ma nessuno ovviamente ha osato sollevare polvere sulla vicenda.
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Gustavo Raffi
C’e’ un episodio molto buffo che vorrei segnalarvi riguardo la vicenda Chiesa e IMU.
Gustavo Raffi (gran maestro del Grand’Oriente d’Italia), anni fa intervenne a proposito della trasparenza ed equità sulla questione dell’ICI anche da parte della Chiesa cattolica. Sorprende che il Gran Maestro Gustavo Raffi affermi che i massoni siano trasparenti e dunque altrettanto lo dovrebbe essere anche la Chiesa, riferendosi sempre alla questione dell’ICI. Se a dire cio’ è un massone, siamo veramente nel paradosso. In Italia, possiamo sapere tutto di tutti, per fare un banalissimo esempio, se voglio sapere se Tizio è sposato, se è in regime di separazione o di comunione dei beni con la moglie, se ha dei figli, se svolge un’attività economica (impresa individuale o collettiva), o se è proprietario di beni mobili registrati: aerei, navi, galleggianti auto o moto, o se è proprietario di beni immobili, posso fare le verifiche che voglio, tutto è pubblico e tutto si può accertare.
Viceversa, non potrò mai sapere se quel magistrato, quell’avvocato, quel primario ospedaliero, quel dirigente della finanza è un massone, se lui non vuole rendersi noto. Sarebbe opportuno, dunque, che lo Stato imponesse, eventualmente anche sotto sanzioni, di rendere noti i nomi di quei massoni che non vogliono essere indicati come tali, preferendo mantenere il proprio status di massone segreto e nascosto alla collettività non massonica. Allora così, la comunità sociale direttamente e non tramite il Gran Maestro Gustavo Raffi, potrà rendersi conto chi sono veramente i massoni, e magari qualcuno finalmente potrà capire le strane coalizioni o gli strani intenti della politica e, allo stesso modo, capire anche gli sbandamenti dell’economia.
Nell’estate del 2015 un altra dura mazzata arriva questa volta alle scuole cattoliche, e paritarie in genere.  La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Comune di Livorno contro due scuole (religiose) della città che non hanno pagato l’Ici. La sentenza rischia di mandare zampe all’aria non pochi istituti che vengono assimilati ad attività commerciale, quando in realtà svolgono un servizio pubblico. Se avevate in mente di salvare i vostri pargoletti dalla sessualizzazione e dalla transessualizzazione gender, decidendo di fargli sabotare l’istruzione pubblica avevate fatto male i conti, del resto in molte province d’Italia si incontrano non poche difficolta’ per trovare una scuola privata (anche non cattolica)
Sono molti ad attaccare la Chiesa, (mi riferisco a quella tradizionale, ostile a qualsiasi idea di modernismo) qualsiasi comune individuo viene aizzato costantemente a tacciare la Chiesa come la madre di tutti i mali dell’umanita’. Perche’ tanto stupore quando si sa che LA CHIESA DA DUEMILA ANNI CONVIVE CON SANTI E PECCATORI? Non solo i media di regime ma anche diversi personaggi o blog (gatekeepers) che si presentano come “militanti del fronte anti- sistema” in realta’ servono esattamente gli interessi dell’elite, consapevolmente o inconsapevolmente.
12233281_10206213950285486_1747795038_nPaolo Franceschetti, nel corso delle sue conferenze o nei suoi libri in cui descrive la quantita’ di omicidi rituali compiuti dalla massoneria accusa anche la Chiesa Cattolica di sporcarsi le mani sacrificando a satana vittime innocenti. In realta’ i Cristiani non offrono vittime a divinita’, dal momento che Cristo stesso si e’ offerto come vittima di espiazione. Franceschetti non si sofferma mai sul Concilio Vaticano II , ne’ sull’assalto giudaico-massonico alla Chiesa appoggiato da deviati gesuiti e cominciato nel 1960, con l’inizio del Concilio. Una parte del  lavoro del dottor Franceschetti  e’ apprezabile, ma in due ore e mezzo di conferenza (incredibile ma vero) riesce a non pronunciare il termine “cospirazione ebraica” , mentre trova tutto il tempo per invitare a sabotare la messa domenicale e per raccontare gli immensi benefici che si trovano nel buddismo. Egli, dovrebbe specificare la devianza degli ecclesiastici che accusa, scindendoli dalla Chiesa e attribuendo questi crimini alla responsabilita’ personale degli stessi falsi ecclesiastici travestiti da preti o cardinali, perche’ chi compie tali crimini e’ gia’ scomunicato agli occhi di Dio, anche se continua a portare l’abito talare. Chi si converte alla causa degli Illuminati, non e’ piu’ in comunione con il “Corpo Mistico” ossia la Chiesa, che sia un laico o un ecclesiastico. Nessuno nega quindi la corruzione da parte di alcuni traditori della Chiesa, Ma saremmo grati al dottor Franceschetti se potesse portare delle prove convincenti, quando servendosi dei presunti crimini commessi da alcuni prelati prende spunto per attaccare l’intera dottrina cattolica, che secondo lui sarebbe diversa da quella Cristiana.
scontro tra il bene e il maleLo stesso dicasi per il personaggio mascherato di Italia 1 Adam Kadmon, ricordiamo che la figura dell’ Adam Kadmon nella Kabbalah ebraica rappresenta “l’uomo primordiale”. La Kabbalah e’ una delle attivita’ esoteriche che praticano i massoni, quindi, Kadmon, che si dchiara una fonte preziosa di rivelazioni a beneficio dei cittadini, -ma allo stesso tempo diffonde le teorie massoniche ufolologiche e veganiste- puo’ andare contro se stesso? Del resto non lo vedreste mai in prima serata se il suo obiettivo fosse quello di informarvi sulla vera realta’ delle cose. L’unico obiettivo e’ in realta’ solo quello di attaccare la Chiesa Cattolica, scindendo il cristianesimo dal cattolicesimo e inglobando la figura di Cristo tra l’Olimpo dei maestri ascesi, in chiave gnostica, negando la Sua divinita’. Egli, spesso con affermazioni pretestuose insinua nella mente degli ignari spettatori (spesso completamente ignoranti in materia di Sacre Scritture) che Gesu’ non avrebbe mai dato a San Pietro il compito di fondare la Sua Chiesa. Questo e’ completamente falso, Gesu’ affida tale missione a Pietro, si legge in Matteo 16,18, e in Giovanni 21,17 in quest’ultimo passo addirittura Gesu’ lo riconferma dopo la Sua Risurrezione, “pasci le mie pecorelle” nonostante Pietro lo avesse abbandonato e rinnegato.
url-1Ed e’ proprio dagli albori che si dovrebbe cominciare a raccontare la storia della corruzione della Chiesa, quando Giuda con quei miseri trenta denari si acquisto’ la sua dannazione eterna, tradendo i Re dei re con la quale per ben tre anni aveva vissuto vedendo i segni della Divinita’ che accompagnavano la Sua Predicazione. E se chi ebbe la fortuna di frequentare Gesù lo tradì per soli 30 denari, c’è davvero da stupirsi di chi si meraviglia che certe cose (ancora) accadano.
Un’altra retorica sulla quale vorrei soffermarmi e’ la poverta’ di Gesu’. Nei Vangeli si legge che Egli non era povero: svolse l’attivita’ di falegname-carpentiere fino all’eta’ di 30 anni, per poi dedicarsi alla predicazione negli ultimi tre, questi ultimi anni furono finanziati da ricchi contribuenti tra cui i fratelli, Lazzaro, Marta e Maria. Tra le altre cose, Gesu’ era seguito da una folta schiera di danarosi che aiutavano la Sua missione salvifica con cospicue donazioni. Negli Atti degli Apostoli si legge che gli apostoli mettevano in comunione tutti i loro beni per finanziare la diffusione del Vangelo di Cristo. E’ ovvio che senza soldi non si sarebbe potuto fondare il Cristianesimo, ne’ potrebbe sopravvivere oggi. Inviterei quindi il lettore che si lamenta della ricchezza della Chiesa (nonostante non abbia mai speso un centesimo per il sostentamento di essa) a considerare certi aspetti, prima di giudicare avventatamente.
Infatti, una cosa e’ parlare di corruzione una cosa parlare della ricchezza e delle proprieta’ della Chiesa. A tal riguardo e’ sempre Giuda che ce ne da la dimostrazione nella falsa e filantropica esortazione a spendere tutto per i poveri, lo leggiamo in questo passo del Vangelo:
“3 Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. 4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5«Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». 6Disse questo NON perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”. (Giovanni 12.3,8)
url-2Ebbene in questo illuminante passo Gesu’ ci mostra quanto sia gradita a Dio la bellezza e la ricchezza per adornare i Suoi palazzi; i palazzi che custodiscono il Corpo del Signore nel SS Sacramento. Del resto e’ scritto anche nella Genesi quanto i doni generosi di Abele deliziassero Dio, mentre disgustava gli avanzi e il superfluo che gli offriva Caino. Fu proprio la predilizione nei confronti di Abele a scatenere la follia omicida di Caino nei confronti di suo fratello.
San Francesco d’Assisi, -divenuto il Santo piu’ scandalosamente strumentalizzato per attaccare la ricchezza della Chiesa e per promuovere idee ecologiste e filantropiche- pretendeva la massima povertà per i suoi frati, MA IL MASSIMO SPLENDORE per gli edifici ecclesiastici. Egli diceva che le chiese dovrebbero essere adornate di oro e di argento tanto è la Grandezza che contengono, ovvero il Santissimo Sacramento. I paramenti liturgici, che le clarisse del tempo di san Francesco cucivano, erano adornati di oro zecchino, PERCHE’ COSI’ VOLEVA IL SERAFICO PADRE.
Ricordo a tutti che i piu’ belli edifici (Basiliche, Cattedrali, Santuari ecc) ammirati dai turisti di tutto il mondo non avreste potuto ammirarli se la Chiesa non avesse avuto i soldi per costruirli, pagando Michelangelo, Giotto, Cimabue, Bernini e i piu’ grandi artisti della storia dell’arte. Tali ricchezze artistiche rappresentano un’altissima percentuale del patrimonio artistico dell’umanita’ e frutta soldoni nelle casse dei comuni di mezzo mondo.
Lo Stato Italiano guadagna almeno 11 miliardi di euro l’anno dalla Chiesa Cattolica, solo per citare alcuni numeri: Le mense per i poveri: sei milioni di pasti annui fruttano 27 milioni di euro
Banco alimentare e iniziative analoghe: circa 650 milioni di euro annui– Iniziative diocesane di microcredito contro le nuove povertà: circa 50 milioni di euro annui – Scuole paritarie cattoliche: risparmio per lo Stato circa 4,5 miliardi di euro l’anno – Formazione professionale cattolica: risparmio per lo Stato circa 370 milioni di euro. Un risparmio per lo Stato di circa 1,2 miliardi annui (guarda la lista completa, clicca qui) 
L’8 per mille viene spesso giudicato una forma di sovvenzionamento ingiustificato da parte dello Stato. Stando alle ultime statistiche disponibili la Chiesa a fronte del miliardo di euro che riceve dai contribuenti italiani ne restituisce almeno dieci volte tanto in beni e servizi. Ma e’ proprio qui che risiede la causa di tante contestazioni, proprio sulla scelta di devolvere 8X1000 alla Chiesa Cattolica, questo e’ uno dei tanti moventi che ha innescato la bomba VaticanLeaks. Cerchiamo allora di capire.
Recentemente e’ venuto fuori lo scandalo dei cardinali che che sperperavano i soldi dell8X1000 in costruzioni di attici lussuosi, ville o vacanze ecc. C’e’ pure il caso di Pietro Vittorelli, abate di Montecassino, la Guardia di Finanza gli ha sequestrato beni per un valore di oltre 500 mila euro. L’alto prelato è indagato perché durante il suo mandato, abusando del suo ruolo e avendo illimitato accesso ai conti dell’abbazia, si sarebbe appropriato indebitamente di tale somma sottraendola all’8 per mille, quindi in sostanza alla beneficenza.
Cio’ ha “indignato” i media e i giornali di regime che negli ultimi giorni in particolare, invitano i lettori/telespettatori a destinare 8X1000 allo Stato (a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario), mostrando strutture fatiscenti e lavori iniziati e mai finiti. per quale motivo quelle strutture si trovano in quella condizione? Per causa della mancanza di soldi, ci dicono! Povero Stato ridotto ad elemosinare accusando la testardaggine degli italiani che devolvono 8Xmille (una libera offerta, e non un’estorsione come la presentano) alla Chiesa Cattolica invece di “investirlo” in un fondo di pagamento per il fasullo debito pubblico. In Italia si pagano gia’ troppe tasse senza usufruire di servizi adeguati. Credo che ognuno debba sentirsi libero di spendere i propri soldi come meglio crede. L’ 8X1000 alla Chiesa Cattolica, forse andrebbe ad ingrassare molti indegni e ingordi cardinali massoni, ma serve anche a finanziare l’opera di migliaia di preti di campagna nullatenenti, rimasti fedeli all’insegnamento bimillenario del Vangelo e della Chiesa, religiosi quotidianamente impegnati nella diffusione del Vangelo e nella cura del prossimo. La privazione dell8x1000 andrebbe a colpire frontalmente proprio quest’ultimi, mentre i cardinali massoni, come vedremo hanno molte altre fonti di guadagno…
nuzzi libro“AVARIZIA” DI Emiliano FITTIPALDI E E “VIA CRUCIS” DI GIANLUIGI NUZZI, due autori, che dicono di non conoscersi, due libri fatti uscire dagli editori in contemporanea
A Gianluigi Nuzzi non bastava piu’ occuparsi di Michele Misseri, di Annamaria Franzoni o Giuseppe Bossetti. Per anni con i suoi programmi ci ha presentato: spazzini, pecorai, muratori e casalinghe improvvisatisi killer. Con i suoi programmi ha istigato il pubblico a giudicarli e condannarli prima che ci pensasse il primo grado di magistratura. Poco importa se nel caso Gambirasio emergano prove che andrebbero a scagionare completamente il Bossetti, (clicca qui) ) non se parlera’ mai ovviamente ne’ nei suoi programmi.
Al nostro “paladino della giustizia e della trasparenza” non bastava piu’ accusare poveracci, “non e’ giusto che i cardinali siano ricchi” dice, e quindi, ecco quindi l’opera che condanna tutti i prelati, ad esclusione del papa gesuita Bergoglio che viene assolto completamente dall’accusa di compiere qualsiasi sperpero, “lui e’ l’unico che si salva”, lo dice Nuzzi… in seguito al clamore per il suo libro vediamo i fedeli tornare a stringersi intorno al papa che riacquista gran parte del consenso che aveva perso dopo la chiusura dei lavori sinodali. Il libro attacca infatti molti di quei cardinali (soprattutto “tradizionalisti”) accusati di aver soggiornato in hotel di lusso. E molti altri casi gia’ noti, ma rispolverati ad arte, a beneficio della campagna anti-cristiana che accompagna quella anti-clericale. Gli unici a venire coinvolti dagli schizzi di fango sono stati due storici nemici di Bergoglio come il Card. Bertone, ex segretario di Stato Vaticano che non ha nulla a che vedere con l’amministrazione Bergoglio, e il primo firmatario della famosa lettera di dissidenza dei 13 Cardinali “ribelli”, George Pell, a ben vedere, la messa in scena serve ad “eliminare” chi si oppone alla rottamazione dottrinale e finanziaria (chiesa povera per i poveri) della Chiesa Cattolica.
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clicca sulla foto per ingrandire
Ma perche’ il papa non chiede direttamente i nomi delle talpe agli autori dei libri che stanno svelando gli intrallazzi dei palazzi vaticani?( (clicca qui) ) i possessori di attici da 700 mq, sono quelli stessi che “non vogliono il rinnovamento”, la “pulizia nelle finanze vaticane”, sono i malversatori che usano lo IOR per riciclaggio….e via così. Non è assolutamente vero – molti dei coinvolti sono stati nominati da Bergoglio alle cariche di cui hanno profittato. Ma il messaggio che deve passare è: vedete, la Chiesa “vecchia” è corrotta, le gerarchie “conservatrici” sono ricche e scandalose, i cardinali fanno schifo, e sono luridi proprio quelli che si oppongono al “nuovo”, solo il Papa è pulito e innovatore e onesto.
Cambiarebbe qualcosa per i poveri se Bergoglio realizzasse il suo sogno della “Chiesa povera”? Subito dopo lo scandalo il papa ha fatto sapere di essere sereno e di voler continuare nelle sue “riforme”, ossia  Comunione ai divorziati, nozze gay, Chiesa povera per i poveri ecc.. Se tutto ciò vi sembra inverosimile complottismo, ricordate che  questo papato ha la fiducia della Massoneria.   Bergoglio è stato eletto il 13 marzo 2013. Nello stesso giorno, poche ore dopo, un comunicato ufficiale del Grande Oriente veniva diramato. In esso, il gran maestro Gustavo Raffi prevedeva con gioia incontenibile: “Con Papa Francesco, nulla sarà più come prima”. Come faceva Raffi a saperlo prima di tutti? (clicca qui)
L’INIZIO DELLA MONDANIZZAZIONE E INFILTRAZIONE MASSONICA NELLA CHIESA
pio IX breccia di porta pia
Pio IX breccia di porta pia
L’inizio della mondanizzazione della Chiesa e l’infiltrazione massonica e’ soprattutto dovuto ad un processo chiamato con il nome di “Risorgimento” , ma da cosa doveva risorgere la patria delle universita’, della medicina, della scienza, dell’arte,dei geni, dei poeti e dei navigatori? La storia degli stati preunitari e’ infatti storia gloriosa. Da cosa si deve risorgere se non, come vuole Cavour, dalle “tenebre della storia cristiana”. Invece Mazzini, Garibaldi, Cavour, le sette segrete con l’appoggio della borghesia capitalista e dell’Inghilterra, vuole un’Italia elitaria, “illuminata” che tagli le sue radici. Dopo i moti patriotici e indipendentisti dei primi 800, inizia un’azione diplomatica a livello internazionale per screditare lo Stato Pontificio. Contemporaneamente si avvia una serie di persecuzioni antiecclesiastiche e di tumulti architettati ad arte, allo scopo di fondere i vari stati italiani nello stampo di una repubblica libera ed indipendente da ogni legge cristiana. Cavour,- ministro dell’agricoltura e delle finanze nel governo di Massimo D’Azeglio sin da subito sostiene un’azione di persecuzione amministrativa e legislativa contro i beni e le prerogative ecclesiastiche: propone l’abolizione di molte feste ecclesiastiche, l’eliminazione dei contributi statali alla Chiesa, ma soprattutto la soppressione di centinaia di ordini religiosi. Numerosi vescovi vengono incarcerati o esiliati e tutti subiscono minacce e persecuzioni. I circoli anticlericali e le logge massoniche influenzano non solo gli ambienti della politica ma anche quelli della scuola, dell’esercito e della magistratura. 10360635_622697937840024_600971188416558411_nAppena inizia l’era costituzionale, scatta in Piemonte e poi nel resto d’Italia la prima seria persecuzione anti-cattolica dopo Costantino, tutti i gli ordini religiosi vengono soppressi e tutti i loro beni incamerati, mentre 57.000 persone (membri degli ordini religiosi) vengono private delle loro case, dei conventi di tutto quanto possiedono. I beni che nel corso dei secoli i fedeli cattolici avevano donato agli ordini religiosi vanno ad arricchire l’un per cento della popolazione di fede liberale: oltre due milioni e mezzo di ettari di terra, centinaia di splendidi edifici, archivi e biblioteche ecc tutto viene sequestrato dalla classe dirigente. Vengono vietate le donazioni alla Chiesa, si impediscono le processioni cattoliche, mentre si esaltano quelle massoniche. Cavour arriva persino ad impedire la circolazione delle encicliche pontificie.
Il 20 settmbre 1870 con la breccia di Porta Pia si conclude questa ingiusta e crudele guerra contro la Chiesa Cattolica, nel 1871 re Vittorio Emanuele II prende possesso del Quirinale, prima palazzo del papa. La chiesa diveniva quindi piu’ povera, e cio’ NON ando’ affatto a vantaggio della popolazione italiana. Il florido Regno delle due Sicilie si vide assoggettare e defraudare di tutti i suoi beni e le sue riserve auree. Abbandonati alla fame e all’analfabetismo,  i popoli meridionali non ebbero altra scelta che emigrare in massa. 
Sulla vicenda Chiesa-Risorgimento ci sarebbe ancora molto altro da dire consiglio la lettura del libro “Libera Chiesa in libero Stato?” Del prof.saggista e storico Massimo Viglione (clicca qui)
mafia e massoneria Fu fondata la Mafia quando i rivoluzionari della Giovine Italia di Mazzini ebbero bisogno di soldi, e quindi: “… per procurarsi da vivere rapinarono banche, saccheggiarono o bruciarono le aziende, se da queste non veniva pagato il pizzo e sequestrarono persone per ricavarne un riscatto. In tutta Italia si diffuse la frase” Mazzini Autorizza Furti, Incendi e Attentati o avvelenamenti” Questa frase è stata accorciata nella sigla, MAFIA, nasce ora la criminalità organizzata. ” (John Daniel, “Scarlet and the Beast,” Vol. I., pages 330-331 Fonte clicca qui)
INFILTRAZIONE MASSONICA NELLA CHIESA
La breccia di Porta Pia nel 1870 segna l’inizio della mondanizzazione della Chiesa che da qui innanzi, privata del suo potere temporale della quale si serviva per diffondere il messaggio evangelico, deve appoggiarsi agli Stati che avevano come unico obiettivo quello di distruggerla. Grazie alla resistenza e alla tenacia dei Papi preconciliari il processo di decadenza e apostasia fu frenato, per poi esplodere subito dopo la morte di Pio XII , ultimo papa ostile a qualsiasi idea di ecumenismo e progressismo. (1958).
Il XIX secolo vide anche una razza nuova di cattolico che utopisticamente cercò un compromesso tra le due parti. Questi uomini cercarono ciò che credevano essere «buono» nei principî della Rivoluzione Francese e tentarono di introdurli nella Chiesa. Molti ecclesiastici, contagiati dallo spirito dell’epoca, furono presi nella rete che era stata gettata «nelle sacrestie e nei seminari». Essi divennero noti come «cattolici liberali». Papa Pio IX ebbe a dire che essi erano i peggiori nemici della Chiesa.
Il canonico apostata Paul Roca (1830-1893) disse: ”Un’immolazione si prepara, Il papato soccomberà esso morirà sotto il coltello sacro che forgeranno i Padri dell’ultimo Concilio”.
Per l’avvento della Chiesa Sinarchica – secondo Paul Roca – bisognava condurre un certo numero di sacerdoti ad una concezione diversa dei dogmi, indottrinandoli sui seguenti concetti: superiorità della Gnosi (dal greco gnôsis, ossia “conoscenza”) sulla fede, connubio tra Chiesa e occultismo. La sua dottrina contiene in germe tutti i motivi che sarebbero stati sviluppati dal modernismo e dalla contestazione postconciliare.
Tra gli ecclesiastici si formeranno due correnti: quelli progressisti e quelli tradizionalisti, fedeli al Papa.
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Le radici dell’Apostasia moderna risiedono nell’ateismo scientifico, nel materialismo, razionalismo, illumiinismo, laicismo e nella massoneria che e’ la madre di tutti loro -Papa Pio XII-
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Papa San Pio X
Una parte di questo programma è stata compiuta, anche grazie al Concilio Vaticano II.”il Papa dichiarerà canonicamente urbi et orbi che la civiltà presente è figlia legittima del santo Vangelo e della redenzione sociale”, perché “il cristianesimo puro è il socialismo”” (!) Il punto essenziale di questo «nuovo volto» che si vorrebbe imporre alla Chiesa cattolica, in chiara contraddizione con tutta la dottrina e con la Tradizione di diciannove secoli, è dato senza dubbio dall’amichevole apertura verso l’ebraismo massonico e comunista, nemico mortale del cristianesimo.
Dalla sua nascita fino ai nostri giorni. Durante tutta la sua Storia, la Chiesa dovette difendersi contro tutte le insidie, e dietro ad ogni eresia, sovversione o delitto anticristiano, incontrò sempre degli ebrei. Ugualmente, nel mondo moderno sono degli ebrei che hanno messo in campo le armi tremende del bolscevismo e del capitalismo internazionale, il cui vero scopo è l’oppressione dei popoli cristiani e la schiavizzazione dell’umanità.
Papa San Pio X, che ascese al soglio pontificio nel 1903, riconobbe nel modernismo una piaga letale che doveva essere cauterizzata. Egli scrisse che il più importante obbligo del Papa è assicurare la purezza e l’integrità della dottrina cattolica, e affermò che se non avesse fatto nulla, avrebbe mancato gravemente al suo dovere essenziale. San Pio X scatenò la guerra contro il modernismo emanando un’Enciclica (la
Pascendi Dominici Gregis) e un Sillabo di proposizioni errate (il Lamentabili), istituì il giuramento anti-modernista, che doveva essere prestato da tutti i sacerdoti e insegnanti di Teologia, eliminò i seminari e le Università in mano ai modernisti e scomunicò i superbi e gli impenitenti. Egli frenò efficacemente l’espansione del modernismo nella sua epoca. Tuttavia, si racconta che quando una persona si congratulò con lui per avere sradicato questo grave errore, San Pio X rispose immediatamente che, nonostante tutti i suoi sforzi, non era riuscito ad uccidere quella bestia, ma l’aveva solamente sepolta. Egli avvertì che se i responsabili della Chiesa non fossero stati vigilanti, essa sarebbe riapparsa in futuro più virulenta che mai.
cardinal bea
Il cardinale ebreo e gesuita Agostino Bea, uno dei piu’ importanti mediatori tra il Vaticano e la loggia massonica B’nai B’rith
È intenzione dimostrare che gli agenti dell’ebraismo sono penetrati nel Tempio del Signore e si sono messi a predicare le eresie apprese nelle leggi talmudiche. Sono giunti al punto di servirsi dello scudo della Sacra Porpora per lanciare le loro false dottrine e per fare pressioni affinché la santa Chiesa – attraverso il Concilio Vaticano II – dichiarasse delle eresie come proprie. Si tratta di una verità che si può documentare e verificare correttamente.
Fino ad allora la Chiesa di Roma aveva condannato la sètta massonica con oltre duecento documenti ufficiali (bolle, encicliche, dichiarazioni episcopali, ecc…), per questa ragione le direttive massoniche trasudavano odio contro il Papato e contro il cattolicesimo. (clicca qui)
Gli ebrei, che sono giunti ad occupare elevati posti gerarchici nella Chiesa cattolica, hanno persuaso Giovanni XXIII, avvalendosi di un progetto subdolamente presentato, ad acconsentire alla creazione di un Segretariato per l’Unità dei Cristiani che è servito loro da trampolino per diffondere ogni tipo di propaganda in favore degli ebrei, eterni anticristiani. Questi ebrei, a cui abbiamo accennato, sono il Cardinale gesuita Augustin Bea (1881-1968), Mons. Johannes M. Oesterreicher (1904-1993) e Padre Gregory Baum, ai quali si unirono i Vescovi Mons. Walter Kempe della Germania dell’Ovest e Mons. Sergio Mendez Arceo (1907-1992), Leo Suenens (1904- 1996) e molti altri.
Il contatto diretto tra le Logge ebraiche e il Cardinale Bea avvenne prima attraverso gli ebrei «convertiti» e attualmente «sacerdoti cattolici» Oesterreicher e Baum.
effetti_vaticano_IIQuando poi si manifestò nel Concilio una corrente che denunciò la manovra ebraico-massonica attraverso gli scritti e i discorsi di illustri Cardinali e Vescovi, intervennero personalmente il Presidente dell’Ordine del B’nai B’rith e Nahum Goldmann (1895-1982), Presidente del Congresso Mondiale Ebraico. A questo punto, la manovra divenne chiara ed evidente. L’eresia si infiltra subdolamente e i santi Vangeli sono interpretati in maniera equivoca e tendenziosa.
Al fine di provare queste affermazioni, ecco un’abbondante documentazione che prova l’esistenza di un piano ebraico per penetrare dentro la santa Chiesa cattolica attraverso i «convertiti» e i religiosi affiliati a Logge massoniche, con lo scopo di farla divenire uno dei tanti strumenti per la loro dominazione mondiale.
IL GIORNALE CATTOLICO: Catholic Gazette,NEL 1936 SMASCHERA IL COMPLOTTO EBRAICO CONTRO LA CHIESA.
Il complotto ebraico contro la Chiesa cattolica, ripreso attualmente in modo violento grazie all’infiltrazione di elementi ebraici in seno all’alto clero cattolico e nello stesso Vaticano, era già stato smascherato pubblicamente nel 1936 dalla Catholic Gazette di Londra, la rivista mensile e ufficiale della Società Missionaria Cattolica d’Inghilterra. Eccone un estratto:
«Fino a che tra i cristiani non sarà eliminata ogni concezione morale dell’ordine sociale e fino a che non sarà distrutta ogni religione, ogni patriottismo e ogni dignità, il nostro regno sul mondo non potrà essere realizzato. La Chiesa cattolica, con il suo lavoro metodico e i suoi insegnamenti educativi e morali, forma nei proprî figli una tale mentalità che li manterrà troppo fieri di sé stessi per sottomettersi alla nostra dominazione e per inginocchiarsi ai piedi del futuro Re. Abbiamo diffuso lo spirito della Rivoluzione e del falso liberalismo tra le nazioni dei cristiani per indurli ad allontanarsi dalla loro fede e addirittura a vergognarsi di professare i precetti della loro religione e di obbedire ai comandamenti della Chiesa. Abbiamo indotto molti di costoro (i cristiani) al punto di trasformarli in atei e, più ancora, a vantarsi di discendere dalle scimmie. Abbiamo loro offerto nuove teorie impossibili a realizzarsi, come il comunismo, il socialismo e l’anarchia, che servono attualmente ai nostri progetti.  Abbiamo fondato molte associazioni segrete che lavorano per i nostri fini, sotto i nostri ordini e sotto la nostra direzione.
17.06.2015c Abbiamo convinto alcuni dei nostri figli ad entrare negli ordini cattolici con l’esplicito compito di lavorare in modo più efficiente per la distruzione della Chiesa cattolica creando situazioni di scandalo al suo interno. In questo abbiamo seguito il consiglio del Principe degli ebrei che così saggiamente diceva: “Fate divenire Cardinali e Vescovi qualcuno dei nostri figli, in modo che essi distruggano la Chiesa. Martin Lutero era sotto l’influenza dei suoi amici ebrei solo per i consigli e per il danaro ebraico; la sua congiura contro la Chiesa è stata coronata da successo. Siamo riconoscenti ai protestanti per la loro lealtà verso i nostri desideri, anche se la maggioranza di essi, nella sincerità della loro fede, non siano coscienti della lealtà verso di noi.” (protestantesimo e massoneria la protestantizzazione della chiesa)
UNA ELOQUENTE RISPOSTA AI PROTESTANTI CHE ACCUSANO LA CHIESA CATTOLICA DI ESSERE LA GRANDE MERETRICE DELL’APOCALISSE. LA CHIESA NELLE SCRITTURE E’ DEFINITA LA “SPOSA DI CRISTO”NON LA MERETRICE! DA QUESTA DOCUMENTAZIONE SI EVINCE CHIARAMENTE CHE LA GRANDE MERETRICE E’ L’ANTICHIESA CHE E’ VENUTA A FORMARSI SUBITO DOPO IL CONCILIO, IL CUI OBIETTIVO ERA LA FUSIONE DEL CATTOLICESIMO CON LE IDEE E LE INTERPRETAZIONI DEI PROTESTANTI, COME VOLEVANO GLI EBREI… (clicca qui) Nel 1889, a Vienna, un personaggio altolocato, che non ha voluto che il proprio nome venisse rivelato, confidò al Cardinale Jean-Baptiste-François Pitra (1812-1889), un valente storico: ”Tutte le vestigia della sovranità del vero Messia soprannaturale devono essere spazzate via.  «Le nazioni cattoliche devono essere schiacciate dalle nazioni protestanti. Quando questo risultato sarà raggiunto, un alitata sarà sufficiente a provocare la scomparsa del protestantesimo»
GESUITI EBREI DIRIGONO LA COSPIRAZIONE
Molti ebrei in abiti talari presero parte al Concilio Vaticano II, molti di loro una volta conclusosi tornarono allo stato laicale, la loro missione era terminata. Gli ebrei gesuiti giocarono un ruolo di fondamentale importanza, il ruolo piu’ importante lo ebbe senz’altro il Cardinale gesuita ebreo “convertito” Agostino Bea, braccio destro di Giovanni XXIII. I frutti del Concilio sono oggi sotto gli occhi di tutti: anarchia spirituale, emorraggia di fedeli, svuotamento dei seminari…“Dall’albero riconoscere i frutti” (Matteo 7,20) scarica il libro La massoneria alla conquista della chiesa diCarlo Alberto Agnoli
I gesuiti sono gli ebrei della diaspora internazionale, insediati nei paesi d’Asia da varie generazioni.  Si suppone che le raccomandazioni dei rabbini d’Occidente presso le comunità ebraiche d’Oriente abbiano favorito il contatto e la collaborazione. La relazione tra l’ebraismo e la Compagnia di Gesù è piena di ambiguità. È una sorta di unione contro natura tra Israele e il Vaticano.
Dopo essere stati aboliti da Clemente XIV nel 1773, i Gesuiti furono plagiati dagli Illuminati e altre organizzazioni per svolgere le loro operazioni. L’Ebreo che fa parte del complotto mondiale ebraico potrebbe pensare che egli serve l’ebraismo. Il gesuita che è coinvolto nell’Ambizione Mondiale della Chiesa romana, pensa che serve alla Compagnia di Gesù, e il massone perseguendo l’Impero massonico, la Gran Loggia. A livello mondano, lo sono, ma alla fine servono la stessa causa e lo stesso maestro: il Regno dell’Anticristo.  Dal principio della sua fondazione, l’ordine si proponeva di convertire al Cattolicesimo gli eretici e i pagani tramite la predicazione, l’insegnamento e la confessione. Esso affermava di fare tutto a maggiore gloria di Dio.
benedetto xvi
Benedetto XVI, dopo un’iniziale sottomissione cerco’ di svincolarsi dallo strapotere dei gesuiti negli ultimi due anni del suo pontificato. Il giornalista Maurizio Blondet rivela che i giorni che precedettero le dimissioni di Ratzinger, lo IOR era stato escluso dal sistema SWIFT; (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication – Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie): in teoria, è una “camere di compensazione” clearing, in gergo) che unisce 10500 banche in 215 paesi. Di fatto, e’ il centro del potere finanziario americano-globalista, con ciò, tutti i pagamenti del Vaticano erano resi impossibili, e la Chiesa era trattata alla stregua di uno stato-terrorista, tipo l’Iran. Era la rovina economica, ben preparata da una violenta campagna contro lo IOR, confermata dall’apertura di inchieste penali della magistratura italiana (che non manca mai di obbedire a certi ordini internazionali). Subito dopo le dimissioni di Benedetto XVI, -prima che si nominasse Bergoglio come suo successore- il sistema Swift è stato sbloccato
Ecco perché diversi papi concessero loro tanti privilegi e li appoggiarono. Vorrei precisare comunque che l’ordine devio’ anni dopo la sua fondazione. Sant’Ignazio era sinceramente convertito al Cristianesimo come lo era Il Beato Alfonso Ratisbonne anche lui gesuita) e si prodigarono molto per espandare il Regno di Dio sulla terra. 
giovanni paolo I - massoneriaA causa del’immenso carisma e zelo per la Chiesa degli anni passati, l’ordine fu perseguitato dalla massoneria e venne soppresso perseguitato dalla massoneria (anche se i Gesuiti nella pratica continuarono a sussistere in Prussia e in Russia) da Clemente XIV nel 1773 ma fu restaurato da Pio VII nel 1814. A partire da allora i gesuiti cominciarono a deviare sempre di piu’. Giovanni Paolo I eletto papa il 26 Agosto 1978 aveva un atteggiamento sfavorevole alla compagnia di Gesù e si proponeva di pronunciare un duro discorso di monito alla Congregazione generale dei Gesuiti che si sarebbe tenuta a Roma il 30 settembre 1978. Il papa aveva in mente che se la Compagnia non fosse ritornata ad assumere il ruolo che gli era stato assegnato, di liquidare definitivamente l’ordine. Ma quel discorso non poté tenerlo perché la mattina del 29 settembre fu trovato morto sul suo letto.
Molti Gesuiti di oggi insegnano apertamente cose che si oppongono alla dottrina cattolica ( l’omosessualità, l’aborto, il sacerdozio delle donne, il coinvolgimento diretto nella politica, mettono persino in dubbio la divinità di Cristo, ecc.).
Il potere dei gesuiti e’ immenso, sono proprio loro gli istigatori contro la fede cattolica, il loro unico obiettivo e’ quello di costituire una Chiesa Universale che inglobi tutte le altre dottrine, ed e’ su questo punto nodale oggi il dialogo interreligioso.
Ci sono gia’ due Chiese all’interno della Chiesa: una protestantizzata e desacralizzata, sarebbe la “Chiesa delle riforme” quella che appoggiano la maggior parte degli individui e alcune lobby vaticane in cima alle gerarchie, infiltrata di principi prostestanti e massonici, e l’altra, quella vera che si ispira alla tradizione tramandataci dagli apostoli e praticata fedelmente dalla Chiesa fino al 1960  da un esiguo numero di zelanti e fedeli cattolici, e‘ questa la chiesa che viene ferocemente perseguitata.
francescani dell-immacolataUn caso su tutti e’ quello dei Francescani dell’Immacolata, un ordine fondato negli anni 70, da Padre Stefano Manelli (ancora vivente).  Questo giovane ordine religioso che ha come proposito di vivere radicalmente la “regola” di San Francesco d’Assisi con in piu’ l’ offerta di sé all’Immacolata, (il colore azzurro del loro saio e’ un atto di speciale devozione alla Madonna)  un ordine che e’ stato ingiustamente calunniato, combattutto e distrutto dall’antichiesa dei gesuiti.
I Francescani dell’Immacolata sono completamente scevri da quasiasi dottrina modernista, la loro evangelizzazione potente porta frutti squisiti: vocazioni, conversioni, grazie di tutti i tipi.
San-Pio-da-Pietralcina-3
In alto San Pio da Pietralcina. Pure questo cappuccino fu perseguitato da un altro francescano: padre Gemelli. E con cattiveria frammista alla calunnia.
La strada severa della chiesa riportata in auge dai Francescani dell’Immacolata ha richiamato un gran numero di vocazioni: 800 frati e suore, mentre gli altri ordini religiosi sono ormai vuoti e radi. Alle orge gay perpretrate in molti seminari l’ordine degli azzurri preferisce invece:   l’uso antichissimo di San Francesco di dormire con il saio ruvido, per penitenza e castità. Preghiera, mortificazione e penitenza e messa in latino,
queste loro prerogative hanno scatenato l’odio dei superiori modernisti Nelle stanze del potere si è farfugliato che essi avessero mancanza di “sensus Ecclesiae”, in pratica li si accuserebbe di non essere entusiasti del Concilio Vaticano II.
liturgieOra, sono ormai oltre due anni che questo folto gruppo di anime, fra cui molti sacerdoti, e laici terziari, è oppresso e perseguitato. Sottoposto a commissariamento, il fondatore allontanato e praticamente agli arresti, i frati sacerdoti (mani consacrate) molti sospesi a divinis, tutti col divieto persino di cercare di lasciare l’ordine per cercare di diventare normali preti diocesani; i pochi vescovi che hanno accettato di incardinarli sono stati a loro volta commissariati. Si sono lasciate correre calunnie sui supposti tesori finanziari di padre Manelli (un novantenne) e sul come palpasse le sue suorine (un novantenne!); la Magistratura, che mai manca di obbedire a certi ordini, ha mandato la Finanza a sequestrare milioni di euro che sarebbero stati l’occulto tesoro dei Francescani azzurri; poi restituiti ai proprietari, perché quei beni non sono mai stati di proprietà dei francescani dell’Immacolata, ma dei benefattori e familiari che spontaneamente danno per mantenere le centinaia di frati e suore. (clicca qui)
Lc 8-16-18Il primo firmatario del commissariamento, il cardinale Joao Braz de Aviz, di Brasilia, è un seguace della teologia della liberazione ed è noto al suo paese per aver tenuto la relazione introduttiva al Primo Forum Spirituale Mondiale, insieme ai rappresentanti di società spiritiste, teosofiche e massoniche, dove si è lanciato il progetto di una religione planetaria unificata… Papa Bergoglio ha voluto lui alla carica di Prefetto della detta Congregazione che controlla i religiosi, ossia di ministro del competente ministero. E’ stato comunicato che all’ordine azzurro non sarà concesso di lasciare l’ordine per operare, ad esempio, come sacerdoti  secolari incardinati in qualche diocesi;  potranno andarsene solo per essere ridotti allo stato laicale (cosa che implica una decisione del papa diretta).  E’ stato  infine loro intimato di non parlare più e non fare più riferimento a San Massimiliano Kolbe.
Un sopruso feroce ed assurdo. Spiegabile solo con un odium theologicum verso il martire polacco, il suo esempio, la chiamata soprannaturale all’eroismo, e un “odium ideologicum” con un padre Kolbe campione della polemica anti-massonica ed anti-giudaica. (clicca qui)
I frati e le suore che restano fedeli a padre Manelli, il fondatore prigioniero, affermano di stare accettando questa persecuzione per offrirla per il bene della Chiesa e la fine della crisi che la devasta. A Padre Manelli “papa Francesco della Misericordia” ha persino vietato di celebrare una messa commemorativa per i suoi santi genitori, che tra l’altro sono anche venerabili dalla Chiesa Cattolica.
Insomma sono fedelissimi nell’obbedienza. Eroicamente fedeli. Agnelli fra le mani del macellaio…
Alla persecuzione dei Cattolici e degli ordini religiosi rimasti fedeli alla Vera dottrina si aggiunge la sempre piu’ esplicita’ , campagna di scristianizzazione della societa’: via il presepe dal comune di Madrid: la preoccupazione di far torto a qualcuno offende tutti gli altri. A Firenze, la mostra con le tele di Chagall e Van Gogh vietata ai bimbi della scuola, la spiegazione: “Urta i non cattolici” e molti altri casi…
E’ una persecuzione che non si vedeva da tempo; una scristianizzazione su scala mondiale. I continui attentatti da parte di “terroristi” (aka soldati musulmani addestrati dalla CIA) contro obiettivi e popolazioni occidentali, ( “false flag” chiamati in gergo), tipo gli attentati studiati a tavolino dell”11 settembre o quelli di Parigi hanno semplicente lo scopo di convincere che le religioni dividono, di modo da poter stabilire l’unica religione mondiale, ossia “il regno dell’Anticristo”.
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Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria
Abbiamo visto come gli illuminati si sono insediati all’interno della Chiesa in modo da distruggerla. Questi sono i frutti di quando la massoneria si muove in grande stile, ma se nonostante l’amarezza degli scandali della Chiesa, quelli veri e quelli creati ad arte, ci rimane la certezza e la rassicurazione che ci ha dato la Madonna a Fatima nel 1917 “Quando tutto sembrera’ perduto il mio Cuore Immacolato trionfera’ ” e la Chiesa verra’ liberata da questo veleno massonico che da moltissimi anni ormai la sfigura.


Floriana Castro

 fonte: http://antimassoneria.altervista.org/