lunedì 23 settembre 2013

"Commenti Eleison" di Mons. Williamson: Previsioni a lungo termine


      CCCXIV (314)                                                    20 luglio 2013



Previsioni a lungo termine

Quasi 20 anni fa, un certo vescovo della Fraternità San Pio X mostrò come fosse possibile prevedere il tradimento nei confronti della FSSPX di Mons. Lefebvre, cosa quasi accaduta tra il 2009 e 2012 e che rischia ancora di accadere. Turbato dall’autocompiacimento e dalla mancanza di serietà notati al Capitolo Generale elettivo della FSSPX, tenutosi poco prima, ecco un riepilogo (con alcune citazioni dirette) di ciò che egli disse nella casa della Fraternità a Le Brémien, Francia, il 17 luglio 1994 (sul sito Internet Un évêque s’est levé, si trova il testo originale in francese - su questo sito il testo in italiano).

Sarebbe carino poter dire che nella FSSPX stiamo aprendo case dappertutto, stiamo costruendo, stiamo entrando in nuovi paesi, abbiamo le vocazioni, che tutti sono carini e dolci e giovani ed entusiasti, che abbiamo quattro vescovi, e così via. “Ma perché la FSSPX godrebbe di una qualche speciale protezione contro le forze scatenate che oggi spazzano via migliaia di ottimi vescovi e sacerdoti nella Chiesa ufficiale? (...) Quali sono le qualità della Fraternità, quali le sue garanzie?” La gioventù, o sì, la gioventù è gentile, di bell’aspetto, fisicamente forte, ma in quanto all’età, all’esperienza e alla saggezza degli anni? Come ci si può aspettare che i giovani siano saggi?

Negli anni ’50 e ’60 la Chiesa sembrava essere in buona salute, stava resistendo eroicamente all’insorgere del mondo post-bellico. In Inghilterra e negli USA c’erano un gran numero di conversioni ogni anno, tali che il mondo sembrava essere sul punto di convertirsi alla Fede cattolica. Ma cos’è successo? Esattamente l’opposto. Col Vaticano II, la verità smise di lottare e la Chiesa cattolica si arrese al mondo moderno.

Mi si permetta, quindi, di delineare uno scenario parallelo per la Fraternità. Negli anni ’90, questa amabile, piccola Fraternità, con tutti i suoi meravigliosi sacerdotini, sta resistendo eroicamente ai cedimenti e ai tradimenti della Chiesa ufficiale. Ci sono conversioni e le persone si rendono conto che la nuova Chiesa è falsa e non funzionale, ma proprio quando la Chiesa ufficiale sembra essere sul punto di arrendersi, cosa si potrá vedere? Non dico cosa vedremo, ma cosa si potrá vedere? La Fraternità arrendersi e andare incontro alla Chiesa ufficiale. Se può collassare la Chiesa universale, perché non può accadere lo stesso alla minuscola Fraternità?

E a questo punto un’altra considerazione. Prima del Vaticano II, ogni Ordine e Istituto aveva al di sopra le Congregazioni della Curia romana, così, “se in un Istituto qualcosa andava storto, compreso il cedimento da parte dei suoi dirigenti, cosa umanamente sempre possibile, ci si poteva sempre appellare a Roma, e Roma interveniva.” Un tempo questo intervento era generalmente per il meglio, mentre oggi Roma interviene generalmente per il peggio. Così che oggi “è meglio non stare sotto Roma, ma, attenzione, c’è un prezzo da pagare, e cioè che non c’è nessuno sopra di noi e così il nostro Consiglino Generale, il nostro Superiorino Generale, sono il culmine! Pericolo!” La Fraternità può contare solo sulle sue risorse. Ora, Mons. Lefebvre aveva 65 anni quando fondò la Fraternità. Ma quanti anziani con una lunga esperienza ha la Fraternità nel 1994?

In breve, perché alla Fraternità sarebbero risparmiati i problemi della Chiesa universale? Io non voglio che la Fraternità si spacchi, ed io prego Dio di non fare alcunché per concorrere a che ciò avvenga, ma devo dire che non sarei sorpreso se accadesse. Dio può conservarla, ma Egli può anche permettere che faccia la fine di tanti altri, per farci capire quanto siamo poco capaci fidando su noi stessi. Abbiamo bisogno di saggezza, e dello speciale aiuto di Dio.

Kyrie Eleison


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