Numero CCLXXXII (282) 8 dicembre 2012
Una spiegazione?
Un collega della Fraternità San Pio X mi ha mandato di recente una copia di una circolare inviata a certi sacerdoti della FSSPX dal quartier generale (QG) della stessa, contenente una spiegazione ufficiale di cinque osservazioni possibilmente preoccupanti del Superiore Generale (SG) della FSSPX. Il collega ha chiesto il mio parere. Onestamente, io penso che i sacerdoti membri della FSSPX dovrebbero essere non meno turbati. Molto brevemente, ecco i perché:-
In primo luogo,
a maggio, in Austria, il SG ha detto che la FSSPX ha bisogno di
ripensare le sue relazioni con Roma. Il QG spiega che in questo non c’è
stato alcun cambiamento della posizione della FSSPX rispetto alla
neo-Roma, ma solo un invito ai membri della FSSPX perché riconoscano che
non tutto quello che dicono i neo-romani è sbagliato. Tuttavia, i
sacerdoti che hanno ascoltato le parole originali dette in Austria,
hanno capito che il SG ha voluto dire esattamente ciò che aveva scritto
il marzo scorso nel giornale interno della Fraternità (Cor unum), e cioè
che la “nuova situazione” nella Chiesa, “richiede che noi si assuma una
nuova posizione rispetto alla Chiesa ufficiale”, perché dal 2006
“abbiamo assistito ad uno sviluppo nella Chiesa”.
Il QG ha una spiegazione per queste parole scritte dal SG?
In secondo luogo,
nella stessa occasione, si è sentito affermare dal SG che il potenziale
accordo con Roma comporterebbe che ogni cappella con meno di tre anni
verrebbe demolita. Il QG spiega che in effetti il SG ha detto che dove
la FSSPX dice Messa da più di tre anni, potrebbe essere istituita una
cappella. Tuttavia, il SG ha anche detto che laddove la FSSPX ha
esercitato il ministero per meno di tre anni, potrebbe continuare a
farlo in privato, il che significa che ogni edificio pubblico dev’essere
per lo meno abbandonato.
In terzo luogo, sull’emittente CNS, sempre a maggio, il SG ha parlato di libertà religiosa “molto, molto limitata”.
Il
QG spiega che il SG parlava di “vera libertà religiosa”, che è quanto
la Chiesa ha sempre insegnato, vale a dire del diritto limitato alla
religione cattolica. Tuttavia, le parole originali del SG pronunciate su
CNS sono più che chiare, come può verificare chiunque su internet: “Il
Concilio ha presentato una libertà religiosa che in effetti è molto,
molto limitata – molto limitata”. Il QG, avrebbe bisogno di fornire qui
una seconda spiegazione, per dimostrare che la prima non fosse, quanto
meno, un errore?
In quarto luogo, a settembre, a Ecône, il SG ha ammesso di essersi sbagliato nei suoi approcci con Roma.
Il
QG spiega che l’errore riguarda solo un “punto ben preciso e limitato”:
se il Papa insistesse o meno sull’accettazione del Concilio da parte
della FSSPX. Tuttavia, questa insistenza sul Concilio (compresa la nuova
Messa) è l’elemento portante della discordia tra la FSSPX e la
neo-Roma. Questa spiegazione del QG non assomiglia all’affermazione che
lo squarcio prodotto dall’iceberg sul fianco del Titanic, fosse solo una
fenditura ben precisa e limitata?
In quinto luogo, anni fa, il SG ha detto che i testi del Concilio sono “accettabili al 95%”.
Il
QG spiega che egli parlava della lettera e non dello spirito dei
testi. Tuttavia, quale madre darebbe mai ai suoi figli una qualsiasi
fetta di una torta che sa essere avvelenata al 5%? Vero è che in teoria
potrebbe dar loro una fetta di quel 95% non avvelenato, ma in pratica
non temerà lo spirito velenoso in tutte le parti della torta?
In
conclusione, se la crisi della FSSPX di questa primavera ed estate mi
ha fatto dubitare della competenza e dell’onestà del SG e del suo QG,
temo che dopo questa spiegazione delle cinque citazioni, posso solo
rimanere perplesso. Che Dio sia con loro, perché hanno una
responsabilità spaventosa.
Kyrie eleison.
Londra, Inghilterra
Londra, Inghilterra
© 2012 Richard N. Williamson. Tutti i diritti sono riservati.
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