sabato 24 novembre 2012

"Commenti Eleison" di Mons. Williamson: “MARCELLUS INITIATIVE”


Numero CCLXXVIII (278)                                                                  10 novembre 2012   





“MARCELLUS INITIATIVE”


Dopo la presentazione, la scorsa settimana, dei dati relativi alla “Marcellus Iniziative”, istituita per facilitare le donazioni per la causa di un vescovo «espulso», alcuni lettori hanno ragionevolmente chiesto quale sarebbe lo scopo dell’“Iniziativa”. Per cominciare, essa servirà a coprire le spese personali del vescovo per trasferirsi da Wimbledon, forse fuori Londra, e vivere quindi altrove. Al di là di tali spese, il termine “Iniziativa” è stato scelto deliberatamente per lasciare aperte diverse opzioni. Tuttavia, è importante che nessuno pensi che le loro donazioni possano servire ad istituire quanto prima qualcosa che rimpiazzi la Fraternità San Pio X o un seminario sostitutivo. Vi sono buone ragioni per non affrettarsi né per l’una, né per l’altro.
Per quanto riguarda un’alternativa alla FSSPX, dobbiamo imparare la lezione che deriva dalla sua attuale grave crisi. La Chiesa cattolica si regge sull’autorità, dal Papa in giù, ma oggi il nostro mondo rivoluzionario ha così sconvolto il naturale senso dell’autorità degli uomini, che pochi sanno come si comanda, mentre la maggior parte di essi obbedisce troppo o troppo poco. Noi abbiamo esaurito, per così dire, quel buon senso contadino che ha permesso all’autorità cattolica di funzionare. Così, come solo Dio ha potuto stabilire l’autorità di Mosè con un sensazionale castigo di ribelli (Cfr. Numeri XVI), allo stesso modo, ai giorni nostri, sicuramente solo Dio sarà in grado di ripristinare l’autorità del Papa. Sarà con “una pioggia di fuoco”, come previsto dalla Madonna di Akita in Giappone nel 1973? Sia come sia, delle oasi d ella fede appaiono come una possibilità immediata e pratica, e io farò del mio meglio per servirle.
Argomentazioni analoghe valgono per l’avvio di un nuovo seminario cattolico classico. Non si possono fare i mattoni senza la paglia, dice un vecchio proverbio. E io dico che è sempre più difficile fare dei sacerdoti cattolici a partire dai giovani moderni. Le qualità soprannaturali della fede, la buona volontà e la pietà portano molto lontano, ma la grazia costruisce sulla natura, e le basi naturali, come una casa ordinata e una vera educazione umana, sono sempre più carenti. Naturalmente, vi sono ancora buone famiglie dove i genitori hanno capito quello che la loro religione esige per mettere i loro figli sulla via del Cielo, e dove essi stanno facendo eroicamente del loro meglio. Ma il nostro mondo malvagio è impostato per distruggere ogni buon senso e ogni naturale decenza di genere, famiglia e patria. Con la migliore buona volontà, in genere i ragazzi dell’ambiente sociale odierno si trovano più o meno gravemente impediti quando si tratta di percepire o di seguire una chiamata di Dio.
Questo significa che Dio ha abbandonato la Sua Chiesa o che intende lasciarci senza sacerdoti per il futuro? Certo che no. Ma significa che nessuna organizzazione cattolica costituita domani per salvare le anime può permettersi di perdere la visione della natura distruttrice di anime che è quella della Chiesa conciliare e del mondo moderno. Significa che domani i sacerdoti non possono più essere formati avendo una perfetta conoscenza della Summa Theologiae di San Tommaso ed insieme avendo poca o nessuna idea di come questa si applichi nella reale vita odierna.
Per amore o per forza, le Congregazioni e i seminari odierni devono tenere il loro aggancio con la realtà e non devono perdersi nei sogni di una “normalità” che hanno o dovrebbero avere. È possibile farlo? Con l’aiuto di Dio, sì. Ma Dio è Dio, e per la salvezza delle anime è possibile che domani Egli non voglia più ricorrere alla Congregazione o al seminario classici di ieri. Per quanto mi riguarda, cercherò di seguire la Sua Provvidenza ordinando dei sacerdoti – o consacrando dei vescovi. Sia fatta la volontà di Dio.
Kyrie eleison.

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