Bilancio di una
situazione apocalittica
In
sintesi, si può affermare che la società contemporanea – e ora anche la
dirigenza della Chiesa Cattolica – sta frullando i cervelli per ridurre tutti e
ciascuno a burattini manovrabili a piacimento. Lo scopo è sempre più evidente:
distruggere la persona umana equiparando il male al bene, anzi rendendo il
primo preferibile al secondo, fino a farlo apparire praticamente obbligatorio.
È così che il divorzio va deciso nell’interesse dei figli, altrimenti obbligati
a vivere in situazioni di conflitto; l’aborto è inevitabile in nome
dell’autodeterminazione della donna e, nel caso, della salvaguardia di un
esserino malformato cui verrebbe inflitta, facendolo nascere, una vita di
sofferenza; ai bambini bisogna lasciare facoltà di scegliere l’orientamento
sessuale liberi da stereotipi di genere imposti all’umanità per migliaia di
anni; purché ci sia l’amore, tutti hanno il diritto che sia pubblicamente
riconosciuta la loro unione – possibilmente contro natura – con tanto di
sussidi e sgravi fiscali; se per un malato non c’è più niente da fare, è opera
buona accorciargli la vita addormentandolo in modo irreversibile o
sospendendogli nutrizione e idratazione…
Sono
soltanto alcuni esempi, fra i più eclatanti, di discorsi totalmente
irragionevoli, diventati però, nel giro di pochissimi anni, filosofia di vita
delle moltitudini, anzi dogmi e precetti assolutamente indiscutibili. Il
problema è che un simile sragionare è sintomo di un vero e proprio squilibrio
mentale, sebbene non sia riportato come tale nei manuali di psichiatria. Se non
altro, però, l’attuale congiuntura culturale dimostra in modo lampante l’intima
connessione esistente tra sana dottrina, retta ragione e sanità cerebrale.
Sebbene, in astratto, la nostra mente sia di per sé in grado di riflettere
correttamente sulla realtà, l’ignoranza o l’abbandono della verità rivelata,
almeno in culture un tempo cristiane, la espone a tutta una serie di errori e
incongruenze in cui rischia seriamente di smarrirsi e che incidono sul suo equilibrio.
Oggi, per una valida psicoterapia, occorrerebbe ripartire dai fondamenti del
retto pensare, altrimenti si rimane sulla superficie di difficoltà esistenziali
quasi sempre dovute a un’educazione sbagliata.
Se
quanto sta accadendo a livello politico provoca in chi è ancora sano un profondo
smarrimento, il fatto che la Chiesa taccia in proposito o sia addirittura
connivente lo getta nello sgomento. Ciò a cui stiamo assistendo, d’altronde,
non è altro che lo scoppio di un bubbone che maturava da mezzo secolo, periodo
in cui si è riproposta la fede e la morale aprendo continuamente varchi
all’errore con la scusa di “aggiornarle”. Così da una parte la contraccezione è
intrinsecamente cattiva, ma dall’altra c’è la paternità responsabile; da una parte c’è l’apertura alla vita, ma dall’altra il bene degli sposi; da una parte
si mette in guardia da un uso improprio del matrimonio, ma dall’altra si invita
a riscoprire un eros redento… e così
via, per limitarsi a un ambito determinato, un tempo croce dei confessori (che
ora, invece, rischiano di usare il sacramento in modo tale da incitare al
peccato contra sextum). La convivenza
non è ammessa, ma è normale che due fidanzati, visto che si vogliono bene, facciano prima una prova; se non dovesse
funzionare, possono ancora scegliere di non volersi più bene…
Ringraziamo
il Signore se questi discorsi ci fanno inorridire: è buon segno. In questa
situazione apocalittica, significa che abbiamo ricevuto la grazia inestimabile
di conservare la sana dottrina, la retta ragione e l’equilibrio mentale. Non è
affatto una forma di presunzione riconoscere la propria sanità spirituale sulla
base della Rivelazione divina, di un intelletto funzionante e di una coscienza
ben formata; metterla in dubbio, al contrario, sarebbe un grave affronto al
Creatore (nonché a sé stessi). È ovvio che questa certezza non debba diventare
motivo di superbia o di fanatismo, ma una serena consapevolezza dei doni
ricevuti non ha nulla a che vedere con quegli atteggiamenti. La controprova di
una buona salute dell’anima è un’umiltà sincera e non affettata, una carità
fattiva e discreta, un’inalterabile pace di fondo nella lotta e, non da ultimo,
una certa dose di scanzonato umorismo, anzitutto nei propri confronti.
Non
so se andiamo incontro a cambiamenti sconvolgenti; come al solito, preferisco
non azzardare previsioni. Finora hanno seguito la collaudata tecnica della
“rana bollita” e dell’avvelenamento graduale; l’effetto, in molti casi, è
l’inavvertita morte della coscienza per “addormentamento palliativo”. Qualsiasi
cosa succeda, comunque, dobbiamo conservare la granitica certezza che, malgrado
i cattivi Pastori e l’apostasia dilagante, la Chiesa è e rimane indefettibile,
sia pure oscurata. Essa persiste in un piccolo resto. Non sono le folle dei movimenti,
nei quali si semina sull’acqua per
mancanza di una solida formazione umana al retto pensare e al retto agire,
ovvero si costruiscono cattedrali sul nulla di un’ignoranza pressoché totale
della sana dottrina e della vita virtuosa. C’è invece un popolo di resistenti –
sparpagliato, ma perseverante – a cui il Signore non fa mancare le grazie
necessarie per mantenere la rotta nella tempesta, nonostante la colossale
mistificazione di cui siamo vittime da cinquant’anni.
La
Madonna sta radunando i suoi eletti, sacerdoti e fedeli, facendoli incontrare e
unendoli tra loro a dispetto delle fragilità di ognuno e delle differenze di
provenienza, temperamento, formazione ed esperienza. L’importante è sforzarsi
di essere docili alle guide che la Provvidenza ci ha posto accanto, rinunciando
una volta per tutte a vagabondare da un sito all’altro a caccia di presunti
messaggi, profezie e rivelazioni. Non mi stancherò mai di mettere in guardia da
questo pericolo. Abbiamo già elementi più che sufficienti per fare una diagnosi
adeguata della situazione; ora dobbiamo concentrarci nell’unione con Dio, nella
formazione religiosa e nella pratica delle virtù, in primis la carità, soprattutto con le persone a noi più vicine e
magari più disorientate. La Madre della Chiesa e degli uomini sta riversando
fiumi di grazie sui suoi figli, perché li vuole salvare. Per farci Suoi
collaboratori, mortifichiamo dapprima la volontà propria e ricerchiamo quel
silenzio interiore che ci permetta di udire gli appelli dello Spirito Santo.
In virtù del Tuo
Sacrificio e per la mediazione della Beata Vergine Maria, Signore Gesù Cristo, regna
sul mondo intero, salva la Tua Chiesa peregrinante sulla terra, libera le anime
del Purgatorio e riversa su di noi i torrenti della Tua misericordia.
Tratto da: lascuredielia
http://lascuredielia.blogspot.it/
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